Telecom SpA, ha avuto per molti anni, il controllo totale della telefonia fissa in Italia, obbligando i consumatori al pagamento di un canone telefonico.
La situazione cambia, con una normativa che risale al 1998, con la quale si attiva il famoso progetto di liberalizzazione della telefonia, con particolare riguardo proprio a quella fissa. Pian piano, così, si sono presentate sul mercato un insieme di aziende che hanno intaccato il regime di monopolio che la Telecom aveva fino a quel momento costruito.
Tante sono state quelle imprese che non hanno retto il confronto con il colosso della telefonia in Italia, ma tante altre, sono riuscite a ledere la posizione di controllo della Telecom.
Dopo anni di monopolio, nel mondo della telefonia e delle comunicazioni, oggi Telecom è costretta a dover monitorare non solo le proprie attività, come era abituata da tempo, ma soprattutto quelle dei concorrenti. Quest’ultimi, tra l’altro, sono diventati numerosissimi e quotidianamente “sfidano” la Telecom con proposte vantaggiose. Naturalmente, in questa giungla di offerte, i consumatori, pian piano iniziano a ponderare l’idea di spostare le preferenze dalla “vecchia” Telecom, ancor prima SIP, verso i nuovi gestori.
Importante è sicuramente l’analisi del procedimento che l’azienda telefonica leader nel nostro paese, Telecom Italia, ha instaurato nei confronti di un azienda concorrente.
Il lavoro prevede un esame attento del procedimento con la successiva sentenza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.