Il Gruppo Versace è una delle realtà più rappresentative di quel made in Italy che costituisce una sorta di ‘marchio’ sui mercati mondiali sotto il quale vengono distribuiti beni e servizi appartenenti a categorie merceologiche anche molto dissimili (non solo tutti i beni appartenenti al ‘sistema moda’, ma anche oggetti d’arredamento, hotel di lusso ….), ma che hanno in comune degli elementi distintivi che fanno del bene italiano un prodotto unico e ricercato, con elevato valore aggiunto, che contribuisce ad alimentare le poste attive di bilancia commerciale.
Il Gruppo Versace, dunque, rappresenta soprattutto uno dei nomi italiani di spicco nel mondo della moda, quanto a stile e creatività che si esprimono tramite segni facilmente distinguibili ma in maniera sempre innovativa. L’unico Paese al mondo capace di costituire per l’Italia un rivale di pari livello, quanto a prestigio e autorità in fatto di moda e canoni stilistici, è la Francia. Non esiste angolo del globo dove il marchio Versace non sia conosciuto: il Gruppo conta, infatti, circa 300 boutique monogriffe e oltre 3200 punti vendita e corner nel mondo. Negli ultimi vent’anni ha registrato dei tassi di crescita notevolissimi ed i dati, in tal senso, sono eloquenti: dall’anno di nascita, 1978, in cui il fatturato era di soli 20 miliardi, al 1997, che ha fatto segnare un fatturato indotto di 1735 miliardi.
La storia del successo della Gianni Versace ha inizio nel 1972, quando il talentuoso e giovane stilista Gianni lascia Reggio Calabria, dove aveva mosso i primi passi assieme alla madre, gestendo una sartoria-negozio, per trasferirsi a Milano, che in quegli anni del primo affermarsi del ‘made in Italy’ diventava il polo della moda e capitale mondiale del prêt-à-porter. L’inizio della vera e propria carriera di stilista, però, riporta ai tempi della collaborazione con la Florentine Flowers di Lucca, proseguendo poi con Callaghan, Genny e Alma.
La prima collezione interamente ideata e disegnata da Gianni Versace (1974) porta il marchio Complice, ma è nel 1978 che sfila a Milano la prima collezione firmata dallo stilista e si apre, sempre a Milano, in Via della Spiga il primo negozio Versace. Di qui in poi, quella del Gruppo Gianni Versace è la storia di un’ascesa irresistibile che l’ha portato a conquistare stabilmente le posizioni di vertice del mondo della moda. L’estro di Gianni Versace non si è solo espresso tramite la moda: la curiosità e il desiderio di estendere la creatività ad altri ambiti, ha portato lo stilista a legare il proprio nome a quello di coreografi di fama (Maurice Béjart, Bob Wilson, Roland Petit), per l’allestimento di costumi di rappresentazioni teatrali e di balletti (alla Scala a Milano, ma anche sui palcoscenici di Leningrado e Bruxelles), collaborazioni per le quali è stato anche insignito di numerosi riconoscimenti. Dal punto di vista dell’autonomia produttiva, va rilevato che il Gruppo Versace è tra le poche grandi firme che controllano l’intero ciclo del prodotto, dalla creazione alla vendita finale. La Gianni Versace S.p.a. è la capogruppo di una holding di società controllate dalla famiglia Versace.
La vendita al pubblico avviene tramite boutique gestite direttamente (e ciò accade in prevalenza per i punti vendita delle città con rilevanza strategica come Milano, Londra, New York, Londra, Parigi…), o attraverso boutique monomarca in franchising e boutique plurimarca, con punti vendita e corner che coprono i cinque continenti.
Il ‘Mondo Versace’, così com’è definito da Santo Versace, presidente e amministratore delegato della Gianni Versace S.p.A., fratello dello stilista scomparso nel 1997, genera un fatturato indotto di oltre 1700 miliardi, per la metà attribuibile direttamente alla griffe Gianni Versace. Il resto è prodotto da altre linee.