Toyota Motor Corporation nasce nell'agosto del 1937 da una costola della Toyoda Automatic Loom Works, una delle più importanti industrie tessili del mondo.
Nata nel 1890, La Toyoda Automatic Loom Works doveva le sue fortune all'invenzione del suo fondatore Sakichi Toyoda: un telaio tessile in legno, all'avanguardia negli ultimi anni del 18° secolo in Giappone.
La storia motoristica di Toyota inizia effettivamente nel marzo del 1930. Kiiciro Toyoda, figlio di Sakichi, inizia a lavorare alla progettazione di un piccolo motore a benzina e nel 1936 la famiglia Toyoda annuncia l'imminente costruzione del primo modello di vettura, la berlina denominata AA.
Nel novembre dell'anno 1937 viene inaugurato il primo stabilimento Toyota a Honshu. E' questo il primo di una serie di numerosi impianti che costituiranno un'area che sarà ribattezzata Toyota City. Nel 1959 sorge il primo impianto fuori dal Giappone, in Brasile.
Il Gruppo Toyota controlla oggi 14 società impegnate in campi non necessariamente legati a quello automobilistico, per un totale di quasi 300.000 addetti, 70.000 dei quali in forza a Toyota Motor Corporate.
Toyota oggi è il primo produttore mondiale di automobili: produce oltre 9 milioni di veicoli ogni anno e ha 67 stabilimenti in tutto il mondo.
Nel settore automotive Toyota è la prima casa automobilistica al mondo nella classifica del valore del brand stilata annualmente da BusinessWeek ed elaborata dalla società Interbrend, settima in classifica generale. Il balzo dalla nona alla settima posizione rispetto all’anno 2005 è stato dovuto alla stabile crescita delle vendite dei veicoli ibride.
Nel settore automotive Toyota è la prima casa automobilistica al mondo nella classifica del valore del brand stilata annualmente da BusinessWeek ed elaborata dalla società Interbrend, settima in classifica generale. Il balzo dalla nona alla settima posizione rispetto all’anno 2005 è stato dovuto alla stabile crescita delle vendite dei veicoli ibride.
A conferma dell’andamento positivo delle vendite di veicoli ibridi l’annuncio della Toyota sul suo sito istituzionale di aver venduto oltre un milione di veicoli ibridi.
Per quanto riguarda il mercato europeo dei veicoli ibridi, la casa automobilistica giapponese ha annunciato nel 2006 di aver raggiunto le 50 mila unità vendute.
Un risultato che fa ben sperare considerato che nonostante Toyota detenga il 90% della quota del mercato nel segmento delle “Hybrid Car”, quest’ultimo a sua volta rappresenta soltanto una piccola percentuale del totale dei veicoli venduti nel mondo. La Toyota vede in questi dati una grande opportunità di espansione per il suo business. Per questo ha annunciato che entro il 2012, conta di dotare tutti i suoi modelli venduti sul mercato americano, con il motore HSD.
In questo contesto si può capire l’importanza strategica di Prius.
Mentre l’introduzione della berlina giapponese ha comportato una serie di numerosi rischi e alti costi, Prius prometteva benefici strategici di lungo periodo. Il management giapponese credeva che, attraverso il lancio di Prius, Toyota avrebbe potuto ottenere un chiaro riconoscimento del suo impegno verso le problematiche ambientali e generare un interesse e un entusiasmo intorno ai propri prodotti e alla capacità innovativa del settore R&D. Questi benefici potevano essere massimizzati se Toyota fosse stata, come poi è avvenuto, il first mover.