L’Eni è un'impresa integrata nell'energia, impegnata a crescere nell'attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Il core business è comunque rappresentato dall’Oil & Gas. Eni è oggi per fatturato la seconda azienda italiana dopo Unicredit. Nei settori in cui opera vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale. E’ presente in circa 70 Paesi con 73.572 dipendenti. È quotata nelle Borse di Milano e del New York Stock Exchange (NYSE).
Obiettivo dell’Eni è la creazione di nuovo valore in grado di soddisfare le attese degli azionisti, mediante il continuo miglioramento della posizione di costo e della qualità dei prodotti e dei servizi per i propri clienti, l’attenzione per le esigenze dei dipendenti e, in generale, per il perseguimento di un modello di crescita sostenibile, anche con l'attenta valutazione degli impatti ambientali delle proprie attività e lo sviluppo di nuove e più efficienti tecnologie.
Eni ha una struttura multidivisionale composta da tre divisioni principali che sono: Exploration & Production (E&P), Gas & Power (G&P) e Refining & Marketing (R&M) a cui si aggiungono Polimeri Europa (PE) e Saipem (che è stata recentemente fusa con Snamprogetti).
La E&P si occupa della ricerca di giacimenti, della perforazione/estrazione dei pozzi; la G&P si occupa invece della gestione della rete gas, dell’importazione in particolare dalla Russia e della crescente produzione e distribuzione di energia elettrica. R&M invece si colloca nel cosiddetto downstream, cioè della raffinazione e della vendita dei prodotti tramite la rete di distributori e il trading, recentemente a questa divisione è stata assegnata la ricerca poiché è ora strategicamente vista come applicata a massimizzare lo sfruttamento del barile e non come ricerca di base.
Vi sono poi PE che rappresenta la presenza petrolchimica e Saipem che è anch’essa nel core business della società poiché è uno dei leader mondiali nelle tecnologie di perforazione, posa di condotte sottomarine per oil & gas e costruzioni off-shore.
Dal punto di vista economico e di solidità finanziaria, Eni si presenta in maniera strepitosa, nel 2006 ha registrato un utile netto di 9,2 miliardi di euro. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione del dividendo di 1,25 euro per azione2 (pay-out 50%), di cui 0,60 euro già distribuiti nell’ottobre 2006.
Nel primo trimestre 2007 il target di crescita della produzione nel 2007-2010 è in aumento dal 3% al 4%.
L’utile netto adjusted è di €2,68 miliardi (-9,3%), l’utile netto ammonta a €2,59 miliardi (-13%).
Il Cash flow è di €5,56 miliardi. Aumentano del 50%, a €2 miliardi, gli investimenti tecnici e in progetti esplorativi.
La produzione di idrocarburi è di 1,73milioni di boe/giorno (-5,1%) ed è confermato sull’anno lo stesso livello di produzione del 2006. Le vendite di gas ammontano a 28,1 miliardi di metri cubi, in calo del 9,8% a causa del clima mite, mentre viene confermato sull’anno l’incremento rispetto al 2006.
Il tasso di crescita medio della produzione atteso nel periodo 2007-2010 è rivisto dal 3% al 4% per effetto delle acquisizioni nel Golfo del Messico, Congo e Alaska. Altre rilevanti acquisizioni anche in Russia, Angola ed Europa Centro Orientale.
Dall’analisi dei documenti ufficiali Eni e dalle conversazioni e interviste che ho eseguito, emerge chiaramente un orientamento strategico di fondo (O. S. F.) che si potrebbe chiamare “Sfida e Rispetto”. Si sottolineano così due aspetti caratterizzanti che sono costituiti dalla coscienza dei propri limiti ma anche dei propri punti forti da cui partire per fare nuove scommesse e impegnarsi a vincerle.
L’esistenza stessa di Eni è la dimostrazione di una scommessa vinta, quella di Enrico Mattei, che capì la necessità da parte dell’Italia di non essere esclusa dal mercato energetico mondiale e lanciò la sua impresa in progetti visionari. Fu quindi la fiducia nei propri mezzi e in quelli dell’Italia, che lo convinse a sfidare forti interessi politici e economici sia all’interno sia all’estero.
Dal nulla Eni, vinse i politici italiani che non chiedevano la commistione pubblica nell’economia e riuscì a incrinare l’oligopolio delle potentissime Sette Sorelle, impostando un programma di internazionalizzazione basato sul dialogo e sulla reciproca convenienza.
Quegli stessi valori di reciproco rispetto e fiducia in se stessi che ne hanno rappresentato la nascita, sono quelli che hanno continuato ad agire garantendole prosperità, evoluzione e i risultati attuali.