Nel novembre 1999, a seguito dell’apertura del mercato elettrico alla concorrenza, avvenuta nello stesso anno con il Decreto Bersani, viene costituito a norma dell’art. 2614 C.C. sotto forma di società consortile per azioni il Consorzio “Pordenone Energia”: consorzio di cooperazione interaziendale con attività esterna senza scopo di lucro23, avente, fra gli altri, come oggetto sociale “lo svolgimento attraverso una organizzazione comune, delle fasi relative alla commercializzazione di energia elettrica, …, destinata alle Imprese socie, l’assistenza e la consulenza per le problematiche energetiche volte ad ottimizzare i costi energetici delle Imprese socie”. La business idea cioè l’intuizione dell’esistenza di opportunità di inserimento con successo in uno spazio più o meno ampio di mercato o in una pluralità di mercati, sfruttando le capacità possedute, nasce in seno all’Unione Industriali della Provincia di Pordenone, la quale ha voluto creare questo nuovo servizio associativo, difficilmente fruibile dall’esterno, per conflitti di interesse fra fornitori e consulenti, ed economicamente svantaggioso all’interno, per gli alti costi di gestione, con l’intento di accrescere la competitività degli aderenti e diffondere, dopo l’era del monopolio, un’innovativa cultura della gestione energetica.
Nascendo da un’associazione di categoria, il solo requisito richiesto per diventare socio del Consorzio, nel caso delle imprese, anche se non operanti nella provincia di Pordenone, è l’iscrizione alla rispettiva associazione territoriale o di categoria facente parte del sistema Confindustria. Per altri consorzi e società consortili è invece richiesto l’esercizio di attività connesse, affini o complementari con quelle previste dell’oggetto sociale del Consorzio Pordenone Energia. Possono partecipare al Consorzio non solo gli Enti Pubblici Economici e gli Enti Pubblici Territoriali ma anche i soggetti produttori di energia nelle diverse forme e i vettori di fonti energetiche.
Tutti gli associati sono comunque subordinati alla sottoscrizione di azioni per una quota di capitale sociale non superiore all’1%. Tale vincolo statutario consente all’ all’Unione Industriali della Provincia di Pordenone, a cui è consentito detenere una quota maggiore dell’1%, di mantenere il controllo societario del Consorzio, garantendone l’indipendenza. Per garantire invece la libertà e l’autonomia di scelta dei consorziati, il regolamento consortile non prevede clausole di esclusività, per cui l’adesione alla società consortile non comporta l’automatica applicazione all’impresa del contratto di somministrazione o delle convenzioni stipulate dal Consorzio con il fornitore (art.1).
Nel caso in cui il Socio accetti il contratto di fornitura, e quindi acquisti attivamente per il tramite del Consorzio, allora è richiesto il conferimento di mandato al Presidente del Consiglio di amministrazione affinché sia possibile sottoscrivere in nome e per conto del Socio ogni contratto strumentale ed accessorio alla fornitura i cui corrispettivi unitari siano stabiliti da provvedimenti pubblici e quindi non negoziabili (ad es. condizioni tecniche di trasporto, contratto di trasporto, contratto di bilanciamento…)(art.3). La mission da perseguire, dalla costituzione del Consorzio fino al 2003, era il raggiungimento della soglia di consumo di energia elettrica necessaria per ottenere la qualifica di cliente idoneo ad operare sul mercato libero, in modo tale da consentire l’accesso al nuovo mercato anche ai piccoli utilizzatori industriali e presidiare, dal punto di vista tecnico e commerciale, le importanti utilities energetiche. Successivamente, non essendo più obbligatoria l’adesione al consorzio per accedere al mercato libero (1°maggio 2003), essendo venuto meno l’obiettivo dell’idoneità a seguito della liberalizzazione totale dei clienti non domestici (1°luglio 2004) ed essendosi diffusa una nuova tecnologia di misurazione dei consumi (telelettura), il Consorzio ha potuto accrescere il suo valore di creatore di sinergie fra imprese, perseguendo come obiettivo l’appiattimento del diagramma di carico. La costruzione di un diagramma di carico collettivo, perseguita appieno dal 2005, permette, infatti, una prima compensazione degli sbilanciamenti individuali (l’appiattimento), consentendo la creazione di una più efficiente economia di scala ed accrescendo il potere negoziale del Consorzio, in entrambi i casi con positive ricadute economiche che si traducono in un aumento di competitività per gli associati. Il terzo obiettivo tipico dei consorzi è la facilitazione di scambi interni. Nel caso del Consorzio Pordenone Energia, questo è un obiettivo marginale, essendoci solo alcuni consorziati con la caratteristica di essere anche autoproduttori. A questa particolare ma residuale tipologia di associati, il Consorzio garantisce “lo scambio a pari costo” con il fornitore selezionato dal Consorzio stesso.
L’obiettivo comunque da sempre prevalente su tutti è “sfruttare i vantaggi che il mercato elettrico libero può offrire, trasferendone i benefici ai consorziati, senza correre rischi e sprecare risorse”. Sfruttare i vantaggi che il mercato elettrico libero può consentire significa ridurre i costi di acquisto dell’energia elettrica. Le strategie adottate dal Consorzio in merito sono:
- monitorare il mercato, ad es., per cambiare contratto o fornitore (una sola possibilità all’anno) oppure per trovare lotti di energia a buon prezzo in corso d’opera (spot), indipendentemente dal fornitore principale, anche importando energia elettrica;
- consigliare i consorziati su come ridurre i propri costi, a beneficio non solo del singolo ma anche dell’intero aggregato, ad es., riducendo le inefficienze nel consumo o spostando, se possibile, il consumo in fasce orarie più a buon mercato oppure aumentando, sempre se possibile, le ore di lavoro mensili ovvero il tasso di utilizzo degli impianti, per diminuire i costi di trasporto.
Il perseguimento di questo principale obiettivo ha ispirato le azioni strategiche adottate per adeguare il Consorzio all’evoluzione del mercato. Mercato che sottostà al paradigma “struttura- condotta- performance”, secondo cui la struttura del mercato è un dato e la performance è il risultato dell’adattamento della condotta aziendale a tale struttura. Struttura, quella del mercato elettrico, che come abbiamo visto, dal 1999 è in continua evoluzione e cambiamento, dovuto agli interventi del legislatore, che spesso hanno limitato gli spazi di manovra consentiti alle imprese nell’operare nel mercato. Valga come esempio, il caso delle decisioni in merito all’arena competitiva entro cui operare, sia in termini di estensione geografica sia in termini di potenziali clienti, le quali sono state influenzate dalle pur necessarie decisioni legislative (di fatto, l’iniziale segmentazione della domanda è stata effettuata ex- lege). In generale, le azioni strategiche adottate hanno ripercussioni non solo sulla struttura organizzativa, la quale è “lo strumento fondamentale per l’attuazione della gestione, in quanto ha l’obiettivo di disporre nella forma più idonea le risorse da impegnare e di predisporre le procedure (routine) per coordinare lo svolgimento dell’attività.”(Sciarelli) ma anche sui servizi offerti.
Per quanto riguarda la struttura, il Consorzio, fino al dicembre 2001, si è organizzato per eseguire la fatturazione agli associati e si è avvalso dapprima di un servizio di consulenza esterno, successivamente sostituito da un service ENEL. A partire dal 1° gennaio 2002, invece, avendo ormai acquisito il know-how necessario, il Consorzio ha modificato la sua struttura diventando broker e specializzandosi nella negoziazione dei contratti. Il primo effetto di questo cambiamento è stato l’abbandono della fatturazione. Infatti, adoperandosi affinché i fornitori attivassero una procedura di fatturazione e recapito diretto ad ogni singolo socio, il Consorzio, oltre ad aumentare la trasparenza circa il suo operato (garantito comunque dalla certificazione del bilancio), ha conseguito una diminuzione dei costi di gestione legati al servizio fatturazione, focalizzando maggiormente la propria attività sul fronte commerciale e tecnico.