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L'offerta turistico-culturale della costa del Vesuvio

Lo studio della potenzialità turistica si confà particolarmente a un territorio dotato di un immenso patrimonio artistico-culturale, purtroppo spesso sottovalutato, in un’ottica di sviluppo economico, come quello che si estende lungo la costa a sud di Napoli ed in particolare al comprensorio vesuviano ed alle città di San Giorgio a Cremano, crocevia nel XVIII secolo delle ville del Miglio d’Oro, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, sorte rispettivamente sulle rovine di Oplontis e di Stabiae, più volte distrutte dalle eruzioni del Vesuvio.
Si tratta di una lunga fascia compresa tra il Vesuvio ed il mare, un’area famosa per la millenaria storia, documentata dalle città e dalle ville patrizie e rustiche.
La ricchezza e la bellezza di questi territori, oltre alla presenza di numerosi prodotti eno-gastronomici d’alta qualità, sono state fonte d’ispirazione per molti letterati sia italiani che stranieri, dotate, come sono, di quelle risorse culturali, archeologiche, ambientali, che potrebbero essere potenziate per uno sviluppo futuro. Per conoscere più profondamente quest’area oggetto di studio, si ritiene indispensabile non solo considerare i suoi paesaggi unici al mondo per suggestione, il suo immenso patrimonio artistico ed archeologico, ma anche la sua cultura e la sua identità che non può prescindere dai prodotti gastronomici, così ricchi di storia.
• Uno degli obiettivi della tesi è quello di costruire un percorso culturale ambientato sulle pendici del Vesuvio attraverso i numerosi letterati che in varie epoche sono stati conquistati dalla bellezza di questi territori.
Si è ritenuto opportuno soffermarsi sulla ricchezza dei beni culturali ricadenti nell’area della costa del Vesuvio, per un loro utilizzo come turismo culturale ed in particolare su quelli situati nei sotto elencati comuni:
• Torre Annunziata per il sito archeologico di Oplontis;
• Castellammare di Stabia per i resti archeologici di Stabiae e per la leggenda dell’isolotto di Rovigliano;
• San Giorgio a Cremano per le ville del Miglio d’Oro.
Verranno esaminati alcuni progetti di valorizzazione di questi territori, ancora in corso di attuazione, come il progetto RAS (Restoring Ancient Stabiae), costituito per la realizzazione di un futuro Parco Archeologico Stabiese, il progetto Tess per la rivalutazione del litorale e dell’isolotto di Rovigliano ed il progetto di recupero e destinazione alla fruizione pubblica di due importanti ville vesuviane del Settecento ricadenti nel Comune di San Giorgio a Cremano: Villa Vannucchi e Villa Bruno. Tutti questi progetti hanno in comune l’obiettivo di portare in queste zone lo sviluppo turistico.
Gli ultimi aspetti focalizzati saranno, dopo una breve descrizione del comparto agro-alimentare campano, le caratteristiche peculiari legate al concetto di tipicità di un prodotto ed in particolar modo i vari prodotti eno-gastronomici del territorio della zona costiera del Vesuvio:
• il vino D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata);
• l’albicocca, conosciuta dai napoletani con il nome di crisommola;
• il pomodorino del Piennolo;
• la pasta di alta qualità di Torre Annunziata, la città dell’ arte bianca.
Dalle analisi elaborate in precedenza è emerso che la scelta strategica da operare per il rilancio economico di questo territorio, in un’ottica turistica, sarà quella di aprirlo al mondo imprenditoriale, sociale e culturale, cercando di valorizzare le tradizioni storiche ed eno-gastronomiche in un comprensorio noto finora, soprattutto, per la microcriminalità. Bisognerà fare in modo che il turismo diventi davvero il volano dello sviluppo economico dell’area vesuviana, creando un’offerta turistica completa, un pacchetto Vesuvio, che interessi contemporaneamente tour-operator, vettori, alberghi, ristoranti ed aziende agrituristiche e che inglobi le iniziative esistenti, come il Parco letterario di Plinio, incrementandolo con iniziative future.

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1 INTRODUZIONE Lo studio della potenzialità turistica si confà particolarmente a un territorio dotato di un immenso patrimonio artistico-culturale, purtroppo spesso sottovalutato, in un’ottica di sviluppo economico, come quello che si estende lungo la costa a sud di Napoli ed in particolare al comprensorio vesuviano ed alle città di San Giorgio a Cremano, crocevia nel XVIII secolo delle ville del Miglio d’Oro, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, sorte rispettivamente sulle rovine di Oplontis e di Stabiae, più volte distrutte dalle eruzioni del Vesuvio. Si tratta di una lunga fascia compresa tra il Vesuvio ed il mare, un’area famosa per la millenaria storia, documentata dalle città e dalle ville patrizie e rustiche. La ricchezza e la bellezza di questi territori, oltre alla presenza di numerosi prodotti eno- gastronomici d’alta qualità, sono stati fonte d’ispirazione per molti letterati sia italiani che stranieri, dotati, come sono, di quelle risorse culturali, archeologiche, ambientali, che potrebbero essere potenziate per uno sviluppo futuro. Per conoscere più profondamente quest’area oggetto di studio, si ritiene indispensabile

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Informazioni tesi

  Autore: Diego Angotti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Diego Angotti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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Parole chiave

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eno-gastronomia
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