Nel settore della produzione di macchine tessile il gruppo Itema detiene una posizione predominante a livello mondiale.
L’espansione internazionale si è concretizzata nel 2004 con la fondazione dell’Itema Shangai. Al momento, la maggior parte della componentistica arriva dall’Italia, ed in Cina viene realizzato il lavoro di assemblaggi e telai.
I motivi che hanno portato l’azienda a delocalizzare in Cina sono diversi:
1. il costo della materie in Cina è sostanzialmente quello dei mercati occidentali, ciò che fa la differenza è il costo del lavoro. Si può risparmiare circa il 30% su prodotti labour intensive come i componenti meccanici. Il costo orario della manodopera è di circa 1,27 Euro, e un operaio costa circa 276 Euro.
2. Per le imprese la legge cinese prevede imposte sul reddito pari al 33%; la società ad investimento straniero beneficiano però dell’esenzione fiscale per due anni e della riduzione del 50% per altri tre anni da quando iniziano a conseguire utili. Concluso questo periodo a fronte di un nuovo investimento di 3 milioni di dollari, scatta una nuova fase di incentivi.
3. Per il resto il costo degli investimenti è competitivo. A partire dal prezzo di un terreno edificabile in zona industriale che mediamente non raggiunge i 20 euro al metro quadrato, mentre supera i 160 euro al metro quadrato se già edificato.
4. L’acqua è una risorsa abbondante e costa 0,12 euro al metro cubo, mentre l’onere per il recupero delle acque industriali si aggira introno ai 0,11 euro.