L’azienda nasce per volontà di due immigrati europei negli Stati Uniti: William Procter, inglese produttore di candele, e James Gamble, esperto invece nella produzione di sapone. La data di costituzione della società risale al secolo scorso: venne infatti fondata il 31 ottobre del 1837 a Cincinnati nell’Ohio, giorno in cui venne formalizzato il rapporto d’affari, peraltro già avviato da alcuni mesi, tra i due imprenditori1. La produzione di allora era fondamentalmente incentrata sulla produzione di candele e di sapone, ma ben presto nuovi prodotti cominciarono ad entrare nel portafoglio dell’impresa, anche a seguito dell’erosione del business delle candele dovuta alla diffusione dell’energia elettrica e all’invenzione della lampadina1. Il prodotto che segnò il definitivo successo dell’azienda fu un sapone che, introdotto nel 1865 col nome di “White Soap”, rimase per molti anni il “pezzo forte” del business di Procter & Gamble.
Gli anni seguenti furono caratterizzati da molteplici cambiamenti che evidenziarono un forte dinamismo non soltanto sul piano commerciale attraverso l’introduzione di nuovi prodotti, ma anche sul piano strategico gestionale. Basti ricordare che P&G fu tra le prime aziende a proporre un piano di partecipazione dei dipendenti agli utili aziendali, a quotarsi in borsa, a fare spot pubblicitari in televisione, a istituire un reparto di ricerche di mercato per studiare meglio le preferenze del consumatore; tutti eventi che mostrano in maniera evidente la capacità dell’impresa di essere al passo con l’evoluzione del contesto di riferimento, se non addirittura di anticiparlo.
Il primo passo al di fuori degli Stati Uniti avviene nel corso del 1915 con la costruzione di uno stabilimento in Canada, seguita negli anni trenta dalla costituzione della prima filiale europea in Inghilterra, e, infine, è nel corso degli anni ’50, precisamente nel 1956 che si insediano i primi uffici della filiale italiana. Oggi Procter & Gamble è una compagnia internazionale avente ancora sede a Cincinnati, nell’Ohio; è presente con i suoi prodotti in circa 130 paesi e ha circa 106.000 dipendenti impiegati in impianti produttivi, di ricerca o sedi amministrative sparsi in 80 paesi. La maggior parte del fatturato è conseguito al di fuori degli Stati Uniti, in particolare in Europa con oltre il 30% delle vendite mondiali. I prodotti offerti al mercato sono oltre 250; tra i marchi più noti possiamo ricordare Pampers, Tide, Ariel, Pantene, Bounty, Pringles, Vicks, Iams, Dash, Bolt, Swiffer1 ecc…Questi prodotti sono gestiti all’interno di 5 Global Business Unit L’attività di ricerca, che come avremo modo di evidenziare rappresenta uno dei capisaldi della filosofia gestionale di P&G, è particolarmente sviluppata. Sono 18 i centri di ricerca in 8 paesi e 4 continenti1 sui cui viene impiegata una notevole quantità di risorse aziendali: basti pensare che nell’anno appena trascorso sono stati investiti circa $ 1.770 milioni in tutto il mondo, di cui $ 320 milioni nella sola Europa, con l’impiego di circa 8900 ricercatori. I risultati di questi sforzi sono ben visibili: nel 2000 P&G ha lanciato 5 prodotti che sono stati inseriti nella classifica dei migliori 10 nuovi prodotti stilata nel rapporto annuale dell’Information Resource Inc. (IRI).