Tesco fu fondata nel 1924 da Sir Jack Cohen.
Egli utilizzò la sua “gratuity” dal servizio che prestò nell’esercito durante la prima guerra mondiale per iniziare a vendere groceries nel mercato London’s East End nel 1919. Il brand name di “Tesco” apparve per la prima volta sulle confezioni di the negli anni ’20. Il nome derivava dall’unione delle iniziali di T.E. Stockwell, un partner nella produzione, e delle prime due lettere di Cohen. Il primo store Tesco fu aperto nel 1929 a Burnt Oak (Edgware).
Il business di Tesco iniziò ad avere successo ed a crescere tra le due guerre mondiali.
Nel 1947 la “Tesco Stores (Holdings) Ltd.” venne quotata allo Stock Exchange, con uno share price di 25p.
Il prezzo dell’azione oggi si attesta attorno ai 320p32.I primi self-service store in Gran Bretagna furono creatidopo la seconda guerra mondiale: Jack Cohen aprì il primo self-service store Tesco a St. Albans nel 1948.
Nel 1956 fu aperto il primo supermercato self-service al posto di un cinema a Maldon.
Già nei primi anni ’60 Tesco era un nome noto tra le famiglie inglesi.
I suoi negozi vendevano groceries, cibo fresco, vestiario e beni per la casa.
Gli store Tesco erano presenti nelle strade principali di molte città inglesi.
Il Tesco store che aprì a Leicester nel 1961 aveva uno spazio di vendita di circa 1850 mq. ed entrò nel “Guinness Book of Records” come il punto vendita più grande in Europa all’epoca.
Vendendo in grandi volumi e tenendo i costi bassi, Tesco avrebbe dovuto essere in grado di vendere i prodotti ad un prezzo estremamente competitivo.
Fino al 1964, tuttavia, i produttori potevano per legge obbligare i retailer ad imporre un prezzo prestabilito per i loro prodotti (tale sistema è conosciuto come “Resale Price Maintenance” (mantenimento del prezzo al dettaglio)) e ciò comportava enormi difficoltà nell’abbassare i prezzi al dettaglio. L’intenzione di questa normativa era naturalmente proteggere i piccoli rivenditori dai grandi retailer, che potevano offrire al cliente gli stessi prodotti a prezzi più bassi.
Tesco così introdusse dei cosiddetti “trading stamps”, che permettevano di fare un prezzo più basso al consumatore: i clienti raccoglievano tali stamp in un libro, che, una volta riempito, avrebbero potuto scambiare con denaro o altri regali. Tesco continuò con questo sistema fino al 1977, nonostante molti altri retailer lo avessero copiato.
Sir Jack Cohen fu uno dei leader nella “battaglia” per abolire il “Resale Price
Maintenance” in Parlamento nel 1964.
Oltre ad aprire nuovi store, Tesco acquisì anche delle catene già esistenti: nel 1960 divenne proprietaria di una catena di 212 store nel nord dell’Inghilterra, a cui se ne aggiunsero altri 144 tra il 1964 e il 1965.
Nel 1968 la catena Victor Value divenne parte dell’azienda.
Nel 1967, con l’apertura di un punto vendita a Westbury (Wiltshire) di circa 10000 mq., Tesco introdusse il concetto di “superstore”: un’unità molto grande nella periferia della città, creata per offrire facilità di accesso al cliente con l’automobile o il trasporto pubblico. Il termine “superstore” fu però utilizzato per la prima volta quando Tesco aprì uno store a Crawley (West Sussex) nel 1968.
Nel 1970, Tesco era un nome “familiare”. La sua reputazione era stata costruita offrendo groceries di base ad un prezzo estremamente competitivo; lo slogan “Pile it high and sell it cheap” fu anche il titolo della autobiografia di Sir Jack Cohen.
Tuttavia, con il cambiamento dei gusti del consumatore, Tesco iniziò a vendere anche prodotti di lusso. Alla fine degli anni ’70 l’azienda decise di espandere il proprio target, rendendo i punti vendita più attrattivi per un più ampio range di clienti.
Molti degli store situati nelle vie principali furono chiusi e l’azienda si concentrò nello sviluppo di più grandi “out-of-town superstore”.
Nonostante l’offerta continuasse ad essere caratterizzata da prezzi competitivi, il focus venne spostato anche sulla qualità, sui servizi al cliente e sulla creazione di un ambiente “customer-friendly”.
Nel 1974 la compagnia aprì la sua prima stazione di servizio,vendendo benzina ad un prezzo molto basso. Tesco rappresenta ora il più grande distributore britannico indipendente di benzina e gasolio per autoveicoli. Il gruppo controlla 325 distributori, localizzati presso i propri centri commerciali, e copre il 12.5% del mercato britannico.
Quando nel 1977 Tesco decise di smettere con il sistema dei trading stamps, introdusse una contemporanea campagna di taglio dei prezzi sotto il nome “Checkout at Tesco”. In un anno la sua quota di mercato crebbe dal 7% al 12%.
Negli anni ’80, Tesco continuò ad aprire nuovi superstore, aprendo il centesimo nel 1985. Nello stesso anno fu inoltre lanciata l’iniziativa “Healthy Eating” (“Mangiar sano”), commercializzazione di prodotti col proprio marchio con il simbolo Healthy Eating.
Negli anni ’90, l’azienda aumentò il proprio successo sviluppando nuovi concetti di store e promuovendo varie iniziative customer-focused.
Nel 1992 fu aperto il primo “Tesco Metro”, un punto vendita centrale nelle città che univa i bisogni degli shopper delle strade principali e della comunità locale. Questo fu seguito dal cosiddetto “Tesco Express”, stazione di servizio con un piccolo store annesso e nel 1997 nacque il primo “Tesco Extra”, un ipermercato di circa 9600 mq. che vendeva un ampio range di prodotti food e non-food, aperto a Pitsea.
Nel 1995 Tesco introdusse per prima nel food retailing una customer loyalty card (carta di fedeltà), che offriva agli acquirenti abituali vari benefici e permetteva all’azienda stessa di conoscere meglio le esigenze del consumatore.
Nel 1995 Tesco divenne il più grande food retailer del Regno Uniti,superando Sainsbury’s (leader del mercato dagli ultimi anni del 1800).
Nel 1996 lanciò un servizio di “customer assistance” per rendere ancora più facile l’attività di shopping per il cliente. Nello stesso anno è stato lanciato anche il servizio di Homeshopping attraverso Internet.
Alla fine degli anni ’90 Tesco ha anche ampliato i servizi commerciali per il cliente, stipulando nel 1997 una joint venture con la Royal Bank of Scotland, per poter offrire un ampio ventaglio di servizi finanziari, tra cui il lancio della “Tesco Visa card”, e assicurativi.
Negli ultimi anni Tesco ha incrementato ulteriormente la propria market share.
Nell’offerta di Tesco sono compresi anche prodotti con marchi propri: “Value”, “Finest”e “Tesco”.
Tutti e tre i brand rappresentano all’incirca il 50% delle vendite totali.
Tesco è anche leader nel mercato “free from”, ovvero prodotti creati per clienti con specifici problemi dietetici, con il 40% di market share.
E’ inoltre leader di mercato nei prodotti biologici, con circa 1.425 linee, e nei prodotti per coloro che soffrono di allergie/intolleranze alimentari (120 linee con una quota di mercato del 40%).
Nel 2000 è stato lanciato Tesco.com, che copre tutta l’attività di ecommerce di Tesco. Tesco.com opera non solo nel Regno Unito, ma anche in Irlanda ed in Corea del Sud.
Nel 2001 ha annunciato “GroceryWorks”, un accordo strategico con Safeway Inc, catena di supermercati americana, per portare il modello di homeshopping negli Stati Uniti;
tale accordo è ora operativo.
Tesco si è poi focalizzata anche sui prodotti non-food e ora su electrical item, home entertainment, giochi, articoli sportivi, utensili da cucina, arredamento e illuminazione.
Nel settembre 2002 ha lanciato la marca di abbigliamento “Cherokee” in molti dei suoi store.
Da ottobre 2004 offre un servizio di telefonia fissa e mobile con il brand “Pay as you go”.
Tesco Mobile è venduto sia nei punti di vendita Tesco che attraverso Tesco.com.
Nel gennaio del 2003 ha completato l’acquisizione di 870 T&S Stores nel Regno Unito, 450 dei quali saranno convertiti in Tesco Express nei prossimi tre o quattro anni.
Negli ultimi anni l’azienda ha inoltre portato avanti un forte sviluppo internazionale. In Europa, al di là del proprio paese di origine, Tesco è presente in Irlanda, Ungheria, Polonia (nel luglio 2002 ha acquistato la catena di ipermercati HIT, diventando leader del mercato.), Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Turchia. Nel 2000 ha aperto il primo punto vendita a Taiwan e nel maggio 2002 in Malesia, tramite una joint venture con Sime Darby Sdn Bhd.
Contro corrente rispetto al resto del paese, ha continuato anche nel 2004 la sua politica di internazionalizzazione portando a segno numerose acquisizioni nel mercato sia giapponese che cinese.