Il Gruppo Atlas Copco è un colosso industriale mondiale fondato nel 1873 con sede a Stoccolma.
L'azienda, con i suoi oltre 20 marchi, fornisce compressori d’aria e generatori, attrezzature per ingegneria civile e miniere, utensili industriali, pneumatici, utensili elettrici, sistemi di assemblaggio e servizi di noleggio.
La struttura aziendale si articola in varie aree d’affari gestite da distinte divisioni operative che operano in modo coordinato.
Atlas Copco può, inoltre, vantare più di 25000 dipendenti in circa 70 Paesi nel Mondo .
L'azienda vuole essere per i propri clienti e dipendenti la società da tenere in mente per prima e per prima scegliere.
La struttura del Gruppo è supportata da una cultura aziendale radicata in grado di rappresentare linee guida per coloro che hanno collaborato e collaborano con il Gruppo.
I valori societari si possono sintetizzati nell’approccio delle tre “i”:
innovazione: ricerca di un opportuno procedimento per realizzare i propri output;
interazione: disponibilità di ascoltare e comprenderne i clienti;
impegno: dedizione assoluta ad ogni progetto.
Ciò ha permesso l’espansione del gruppo e ha ampliato l'espansione verso nuovi mercati, nuove applicazioni e l' ingresso in nuovi settori.
Atlas propone a fondamento del suo processo evolutivo nove tappe miliari:
1873: D.O.Francke, commerciante e banchiere di Gotemburgo, fonda la AB ATLAS, industria meccanica produttrice di locomotive;
1890: produzione del prima attrezzatura pneumatica;
1904: primo compressore ad aria;
1905: produzione della prima perforatrice da roccia;
1917: il centro d’interesse diviene il motore diesel;
1946: il metodo svedese subisce una rapida espansione all’estero;
1956: nasce il nuovo marchio Atlas Copco e l’attività si concentra sullo sviluppo delle potenzialità dell’aria compressa;
1968: sono inaugurate tre nuove aree d’affari: Mining and Construction Tecnique, Airpower e Tools;
1999: apertura dell'area d’affari Rental Service.
Durante la seconda metà del 1900, la compagnia ha attuato una politica di penetrazione in nuovi mercati, dapprima in Europa e successivamente nel resto del globo.
Anche l’Italia è stata coinvolta dalla fase espansiva Atlas durante gli anni ’50.
A partire dal 1950, infatti, la Sampa Macchine Pneumatiche Atlas S.p.A. inizia l’attività con sede a Roma ed una filiale a Milano. Nel 1956 la Sampa cambia la propria ragione sociale in Atlas Copco Italia S.p.A.
Gli anni del Dopoguerra furono caratterizzati dall’introduzione nel 1958 dei compressori d’aria silenziata nel portafoglio prodotto e da un avvenimento che avrebbe cambiato per sempre ed in positivo le sorti degli scambi tra Francia e Italia: a fine decennio inizia il Traforo del Monte Bianco, per il cui scavo la "Condotte d' Acqua" utilizza esclusivamente perforatrici e compressori Atlas Copco.
Gli anni ’60 vedevano l’azienda affermarsi sul mercato italiano e cercare nuovi orizzonti d’espansione. E’ negli anni del boom che prende il via la collaborazione con la Fiat per la fornitura di utensili pneumatici e compressori per le fabbriche torinesi.
Nel 1974 è la volta dei compressori rotativi a vite di media capacità e il "Jumbo Fréjus" permette al comparto societario italiano di partecipare allo scavo della metà nostrana del medesimo traforo.
Gli anni ’80 sono segnati dall'introduzione del MACS, un nuovo sistema di serraggio pneumatico-elettronico e nel 1983 la tecnologia Atlas è impegnata nel deviare le colate dell' Etna in eruzione e i compressori Atlas Copco "oil free" si aprono la strada nel settore tessile. L’impegno dell’Atlas nelle tematiche di salvaguardia ambientale è confermato nel 1985 dall’intervento della svedese in Etiopia per mezzo delle sonde "Mustang" che, trivellando pozzi d' acqua a Makalé, hanno consentito di risolvere il problema della siccità. Nel 1988 la tecnologia Atlas Copco viene utilizzata a Venezia dove, per mezzo di compressori d’aria azionanti apposite paratie, viene installato il modulo sperimentale Mosé contro l' acqua alta.
Gli anni ’90 sono caratterizzati politiche di vendita atte ad ottenere una migliore penetrazione del mercato e garantire una gestione efficiente competitiva.
Questi, gli eventi che hanno caratterizzato oltre 50 anni di storia del Gruppo in Italia e che connotano l’attuale struttura e cultura aziendale.
Le politiche aziendali atte ad assumere una comprensione continua con i propri interlocutori rendono il Gruppo al passo coi tempi e in grado di conseguire un notevole vantaggio competitivo soprattutto grazie alla fitta rete di relazioni costituita e alla notevole capacità di dare centralità al fattore qualità per tutti i prodotti del portafoglio aziendale.
Riassumendo, la realtà Atlas Copco è un modello da seguire, in ambito nazionale e mondiale, in quanto bene si immerge in un'ottica aziendale in continua evoluzione e in grado di rispondere prontamente ai mutamenti ambientali tipici della realtà economica attuale.