La pay tv satellitare è nata in Italia nel 1996 dopo cinque anni di televisione analogica criptata. L’offerta partì ad opera di un operatore unico, Tele+. Il 1° ottobre 2002 Stream (controllata al 50% da NewsCorp di Murdoch), acquistò Tele+ (proprietà del gruppo francese Canal+, parte del gruppo francese Vivendi).
Sky Italia, che oggi fa capo al 100% a NewsCorp, è la piattaforma digitale via satellite nata a fine luglio 2003. Tele+ ha preparato il terreno a Sky in quanto è stata la prima società televisiva a pagamento che ha cercato di penetrare il mercato italiano affrontando problematiche legate agli alti costi, alla difficoltà di spiegare cosa fosse una pay tv. Sky Italia ha sfruttato l’opportunità usufruendo di un pubblico oramai più maturo, proponendo una ricca offerta di contenuti: oltre 160 canali tematici, audio, Pay Per View e servizi interattivi.
Il 2004 è stato un anno di transizione per la piattaforma unica a causa della fusione con Tele+. Il bilancio 2005 ha registrato un risultato in perdita, ma Sky Italia si è avviata verso un’ incessante crescita. Relativamente al periodo compreso fra giugno 2005 e giugno 2006, Murdoch ha annunciato il suo primo bilancio in utile (32 milioni di euro) ovvero per la prima volta in Italia il bilancio di una pay-tv è in attivo. Il tutto grazie all’aumento degli abbonati e dei ricavi da pubblicità (conseguenza dei Mondiali di Calcio). Secondo gli istituti di rilevazione gli ascolti della piattaforma sono in continua crescita.