I dati pubblicati dal Centro Nazionale di Cinematografia francese (CNC) mostrano che il pubblico d’oltralpe ha preferito di gran lunga la visione dei film nazionali, piuttosto che le grandi produzioni americane.
Il cinema francese ha conquistato così il 44,7% del mercato, contro il 44,2% dei film targati Hollywood, arrivando al più alto livello di guadagni dal 1984; all’epoca le cifre parlavano di 94,12 milioni, mentre per l’anno scorso si parla di 188,67 milioni di euro.
Il numero dei visitatori delle sale è aumentato del 7,2%, posizionandosi così dietro la Germania, (più 7,4%), mentre il resto d’Europa si è fermato ad un 4%, ovvero a 924 milioni di entrate.
I francesi sono i più grandi consumatori di cinema in Europa con 3,2 entrate per abitante all’anno.
Nel 2006 sono stati prodotti 203 lungometraggi per un budget di 1,148 miliardi di euro; mentre nel 2005 erano prodotti 240 film; dunque un passo indietro, verso una politica di migliore qualità.
Il mercato del cinema francese si sta strutturando intorno a due poli estremi: da un lato i grossi budget, ovvero più di 7 milioni di euro a pellicola, e dall’altro una miriade di film a basso costo, ovvero inferiori a 2 milioni di euro: nel 2006, di quest’ultimi, ne sono stati prodotti 63, e circa 20 erano documentari.
Il 67,7% di tutti gli investimenti, però, viene catturato dalle super produzioni, sponsorizzate in gran parte da “Canal +”, il canale criptato del gruppo di Bertrand Méheut, che ha contribuito con 138 milioni di euro all’espansione del cinema francese.