L’azienda leader italiana impegnata sul fronte delle costruzioni aeronautiche è senza dubbio Alenia Aerospazio, azienda controllata al 100% dal gruppo Finmeccanica, mediante la divisione Aeronautica. Punto di partenza è dunque il gruppo Finmeccanica; primo produttore nazionale e tra i più importanti a livello mondiale nelle aree in cui opera −aeronautica, spazio, difesa, automazione servizi, information technology la holding realizza prodotti e sistemi dall’elevato contenuto ingegneristico, tecnologico e manageriale, uniti all’impiego dell’elettronica avanzata, informatica e materiali innovativi. Al raggiungimento dell’attuale livello competitivo hanno senza dubbio contribuito sia il processo di internazionalizzazione (l’azienda è giunta a realizzare in media il 60% dei ricavi out boundary), anche mediante l’acquisizione di importanti realtà industriali estere, sia la conclusione di accordi ed alleanze strategiche con i principali attori internazionali, tanto nelle attività operative che in quelle di R&S e marketing, che mediante l’impegno sistematico e crescente profuso all’attività di R&S, con un investimento annuo medio pari al 12% del fatturato. Tra i fatti salienti degni di nota rilevante è sicuramente il piano di ristrutturazione industriale varato nel ’97, per sanare la poco solida situazione economico-finanziaria dell’azienda, che, tra le altre cose, prevedeva: - la trasformazione da impresa diversificata-conglomerata in holding industriale (societarizzazione), dando così ai vari settori di attività nuova autonomia e piena responsabilità gestionale;
- la ricerca e lo sviluppo di nuove alleanze strategiche nei comparti aerospazio e difesa, in sintonia con la ristrutturazione attualmente in atto a livello europeo (sviluppo contrattuale);
- la progressiva dismissione dei settori poco vitali e a redditività negativa, quali energia e trasporti (Ansaldo Energia, Ansaldo Trasporti, Breda Trasporti).
Per ciò che attiene alla divisione Aeronautica di Alenia Aerospazio, non v’è dubbio che la sua storia è densa più di avvenimenti frutto di casualità e contingenze che di un razionale disegno strategico preordinato. Nata nel ‘90 dalla fusione tra Aeritalia e Selenia (operante nel settore dei satelliti, impianti radaristici e telecomunicazioni), ha ereditato tradizioni, know-how e strutture produttive di Fiat Aviazione ed Aerfer (Industrie Meccaniche Aeronautiche e Ferroviarie Meridionali) quest’ultima società di proprietà dell’IRI fusesi nel ‘69 proprio nell’Aeritalia. Nel ‘76 Fiat si è ritirata dal campo aeronautico limitando il proprio operare al settore motoristico determinando il subingresso (cedendo la propria partecipazione) di Finmeccanica.
Nel 1996 fu costituita la società Alenia Aerospazio: il settore aeronautico fu affidato alla Divisione Aeronautica, mentre della parte satellitare e radaristica se ne occupa Alenia Spazio, società interamente controllata dalla prima. Alenia e le società che l’hanno preceduta hanno mantenuto nel tempo la posizione di fornitore principale dell’Aeronautica Militare Italiana, conservando dunque un orientamento maggiormente rivolto verso il mercato militare nazionale. Quest’ultima impostazione è confermata dall’analisi dei programmi che ha l’impresa tuttora in corso, dalla partecipazione al consorzio Panavia al programma AMX ed Eurofighter; non meno importante tuttavia si presenta l’impegno nell’aeronautica commerciale, mediante la partecipazione ad importanti progetti internazionali portati avanti in cooperazione con le più importanti aziende aeronautiche del mondo; e su tale aspetto ovviamente ci si soffermerà nel
corso della sezione. L’azienda ha realizzato nel 2000 ricavi per 1,246 bilioni di Euro, confermando il buon trend (schema 5.3), con un EBIT (Earn Bifore Interests and Taxes) di 175 milioni di Euro, e con un ROS del 14,1%.