L’ENEA è un ente di diritto pubblico operante nei campi della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, finalizzato a promuovere, insieme, gli obiettivi di sviluppo, competitività ed occupazione e quello della tutela ambientale.
L’ENEA è un’organizzazione di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico, con un vasta esperienza riconosciuta a livello internazionale nella realizzazione di progetti di ricerca avanzata e nell’attivazione di progetti complessi avvalendosi di competenze ad ampio spettro e d’avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali dislocate presso i propri Centri di Ricerca. L’ente conta circa 4000 dipendenti quasi la metà ricercatori e tecnologi laureati, ed è presente in tutto il territorio nazionale con 10 centri di ricerca, prevalentemente a carattere multidisciplinare, come quelli di Bologna, Frascati, e della Casaccia, mentre altri sono a carattere specialistico come il centro S. Teresa, dedicato allo studio dell’ambiente marino e costiero e quello di Faenza sulle tecnologie ceramiche. L’Ente è dotato anche di una rete di sedi periferiche, distribuita su tutto il territorio nazionale, che promuove le attività e fornisce servizi d’informazione e consulenza alle amministrazioni pubbliche e alle realtà produttive locali. La sede legale è a Roma. L’ENEA è stato costituito dalla legge 84 del 5 Marzo 1982. Prima era parte del CNRN (costituito con DPCM del 1952 e poi trasformatosi in CNEN con L. 933/30) da allora la sigla è rimasta sempre la stessa, mentre il nome è cambiato più volte nel corso degli anni: Ente Nazionale Energia Atomica, Ente Nazionale Energie Alternative, fino all’attuale Ente nazionale Energia ed Ambiente che vede la sua nascita nel 1991 grazie alla legge 282/91 inquadrando le sue competenze definitivamente nei settori delle nuove tecnologie, dell’energia e dell’ambiente. In fine con il Dlgs. 36/99 l’ente vede riorganizzata, ancora una volta, la sua missione definendolo come unico ente in Italia i cui obiettivi principali sono: l’innovazione per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica per l’incremento della competitività ed occupazione per il sistema industriale del paese. Attualmente, a causa della riforma in atto operata dal ministro Morati, l’Ente e nuovamente campo di ulteriori ristrutturazioni sancite dal Decreto Legislativo 3 settembre 2003, n. 257 “Riordino della disciplina dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente - ENEA, a norma dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137”. In riferimento alle attuali disposizioni, fermo restando l’autonomia dell’Ente nello sviluppo sostenibile della ricerca, l’ENEA definisce i propri programmi (grazie al consiglio d’amministrazione) sulla base degli indirizzi strategici definiti dal ministro dell’industria, e dell’artigianato, d’intesa con il ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, con il ministro dell’ambiente, nonché con il ministro degli affari esteri per quanto concerne le attività internazionali. L’innovazione per lo sviluppo sostenibile è un aspetto particolare della nuova mission dell’Ente, che gli affida compiti di particolare peso nel quadro dello sforzo europeo in accordo con gli mpegni internazionali di Rio23de Janeiro e di Kyoto.