Nel 1976 nasce a Treviso l’Azienda Consorzio Trevigiano Trasporti (A.C.T.T.) con la funzione di gestire ed erogare il servizio di trasporto pubblico locale.
Negli anni Settanta e Ottanta l’azienda ha dovuto affrontare i problemi tipici delle imprese a carattere pubblico, quali disfunzioni organizzative e gestionali, soggezione ai trasferimenti finanziari da parte dell’ente per contrastare le continue perdite derivanti dalla gestione, mancanza di capacità per superare i limiti dell’attività di trasporto posta in essere, intesi come ridotta frequenza del servizio e ritardi nell’erogazione, e quindi incapacità di garantire all’utenza servizi di qualità ed efficienti. Negli anni Novanta gli aspetti su cui basare l’attività vengono rielaborati e il focus dell’azienda si sposta verso elementi capaci di restituire equilibrio, efficienza ed efficacia sia dal punto di vista organizzativo sia gestionale ed economico. Da quel momento lo scopo principale della dirigenza dell’A.C.T.T. diventa il conseguimento del pareggio di bilancio, elemento necessario per riorganizzare l’attività dell’azienda e realizzare servizi più idonei alla collettività.
Il pareggio di bilancio è raggiunto nel 1994 e riveste un ruolo importante, in quanto rappresenta un risultato notevole, soprattutto nel campo del trasporto pubblico, ed inoltre è stato realizzato senza tralasciare gli aspetti di produttività ed efficienza aziendale, che nel caso in essere possono essere considerati all’avanguardia in campo nazionale.
Per raggiungere l’obiettivo prefisso la dirigenza ha focalizzato l’attenzione sulla composizione del personale e sugli oneri da questa derivanti, in quanto rappresentava il 70% dei costi sostenuti dall’azienda. Attraverso la riorganizzazione dei ruoli e dei turni lavorativi sono riusciti a limitare le perdite derivanti dalla loro presenza e l’incidenza negativa sulla gestione economica e finanziaria. Il taglio di alcune figure ritenute non necessarie, il ricorso all’automazione e il riordino delle funzioni assegnate al personale hanno sicuramente contribuito a limitare le perdite garantendo, unitamente ad una gestione per obiettivi rielaborata sulla base di analisi e utilizzando nuove conoscenze acquisite dalla dirigenza, il pareggio.
Il conseguimento di tale risultato nel 1994 e nel triennio seguente, consente all’A.C.T.T. di cambiare nuovamente, visto il raggiungimento del progetto delineato nei primi anni del decennio, il proprio orientamento, spostando l’attenzione dal pareggio di bilancio alla soddisfazione delle richieste del cliente, con lo scopo di riposizionare l’azienda sul mercato al fine di raggiungere l’obiettivo della qualità totale.
L’azienda ha iniziato ad operare a tal fine considerando elementi legati alla propria organizzazione, gestione e qualità dei servizi, senza comunque mai dimenticare il rapporto costi-ricavi, che rappresenta un aspetto fondamentale della propria esistenza. La costante richiesta di qualità ed economicità avanzata dall’A.C.T.T. può essere inserita nell’ottica relativa all’attuazione del decreto legislativo 422/1997, convertito in legge 25/1998, in cui s’introduce l’obbligo di procedure concorsuali per la scelta del gestore dei servizi.
Per avvantaggiarsi sui concorrenti negli appalti dei servizi derivanti da gara, l’A.C.T.T. ha puntato sulla dichiarazione di qualità UNI EN ISO 9001 con lo scopo di certificare la propria economicità e la propria corretta gestione, vista la preferenza accordata nel D.Lgs. 422/1997 alle aziende con sistema di qualità certificato.
Il Comune di Treviso ha inoltre delegato all’azienda nel 1998 la gestione dei parcheggi a pagamento a fronte di un aggio fisso. Questo rappresenta il primo passo fatto dall’A.C.T.T. verso un modello di azienda multiservizi, che rappresenta la base sui cui costruire la propria forza contrattuale per penetrare nel mercato, vista la limitata capacità remunerativa del solo trasporto pubblico. Oltre a tale servizio è stata delegata la manutenzione dei mezzi del Comune, in quanto le officine in cui si riparano i veicoli appartengono all’azienda, che ha sempre privilegiato l’acquisizione delle infrastrutture in cui opera.
Nel 2000 l’A.C.T.T. è diventata una S.p.A. con la partecipazione di maggioranza del 70% in mano al Comune di Treviso, mentre la parte rimanente è stata suddivisa tra i Comuni interessati dal servizio di trasporto. Il ricorso a tale forma ha permesso l’ingresso, in funzione di gestore, in una società partecipata, Treviso Servizi S.r.l., cui sono state delegate funzioni relative a servizi funebri, magazzini generali, gestione della dogana, raccolta dei rifiuti e cura del verde pubblico con lo scopo di incrementare ulteriormente l’ambito operativo dell’azienda in modo da raggiungere una sempre maggiore forza contrattuale ed economica.