La storia di CHL assomiglia molto a quella di tante società nate e sviluppatesi nella Silicon Valley e diventate dei veri e propri miracoli del commercio elettronico mondiale. CHL è nata, infatti, nel 1993, in un garage di Firenze dove tre dei quattro soci fondatori assemblavano computer. In un momento in cui Internet come la conosciamo oggi ancora non esisteva, Stefano Bargagni, Presidente di CHL, attivò una BBS / Bullettin Board System), un sistema per collegare computer al telefono a cui possono accedere pochi utenti alla volta. La BBS, un progenitore di Internet, permetteva di consultare il listino CHL e di comprare prodotti direttamente, senza bisogno di andare in negozio. Si tratta, in definitiva, di una prima forma di commercio elettronico. Nel 1994, l’Emittente viene costituito nella forma di società a responsabilità limitata con la denominazione di Centro HL Distribuzione S.r.l. ed alla fine dello stesso anno acquista il controllo di CHL S.r.l. Nel 1995, con la diffusione della Rete anche in Italia, nasce www.chl.it , sviluppando un sistema informativo elaborato internamente ed orientando l’esercizio della propria attività verso tale canale strategico. Da quel momento l’attività cresce in misura notevole con l’esplosione di Internet. Nel 1996, la società, attraverso la controllata CHL S.r.l., lancia i Poppit (Point of presence in the territory), luoghi dove gli utenti trovano degli esperti, appassionati di tecnologia, che li guidano nella navigazione, nella scelta e nell’acquisto dei prodotti. Nel 1997, i Poppit sono già trenta e il traffico sul sito nelle città in cui aprono aumenta considerevolmente. Nello stesso anno l’Emittente si trasforma in società per azioni. Nel 1998, la società porta a termine il progetto di certificazione ISO 9001, iniziato nell’Ottobre 1997 e realizzato attraverso un capillare lavoro di mappatura dell’organizzazione aziendale in termini di struttura, processi, responsabilità e piano di sviluppo. L’ottenimento della certificazione ISO 9001 è stato perseguito al fine di poter assicurare al cliente sempre maggiori garanzie per poter così diventare un punto di riferimento nel panorama dell’informatica italiana e per poter rimuovere parte dello scetticismo che circonda le vendite online. Sempre nel corso del 1998, la Società decide di riposizionarsi strategicamente, riducendo progressivamente l’attività di vendita mediante i canali tradizionali e concentrandosi sull’attività di vendita online al consumatore finale. Il primo gennaio 1999, CHL decide di vendere solo all’utilizzatore del prodotto (End User) ed esclusivamente tramite Internet e diventa il sito di riferimento per la comunità degli appassionati di tecnologia. Fino al terzo trimestre del 1999, la Società offriva quasi esclusivamente PC di marca propria assemblati su misura componentistica, periferiche e accessori connessi al PC. Dal settembre del 1999, l’offerta di CHL si amplia notevolmente ed attualmente è possibile acquistare, dal sito della Società, PC di produttori terzi di livello internazionale, prodotti di telefonia, software e prodotti audiovideo. Nello steso periodo, allo scopo di razionalizzare l’efficienza organizzativa, la Società affida in outsourcing a società non correlate le attività logistiche (imballaggio e spedizione dei prodotti), l’assemblaggio, l’assistenza di servizio ai clienti (informativa e tecnica) nonché i servizi contabili. Nel novembre 1999, CHL acquisisce l’intero capitale di Italianet S.r.l., che controllava interamente Teseus S.r.l., per un corrispettivo di 36 milioni di Lire; entrambe le società prestano servizi accessori per la Società. Nei mesi di novembre e dicembre 1999, Schroeder Ventures European Fund entra nella compagine azionaria della Società con una partecipazione pari al 21,78% per mezzo della propria controllata Starrage S.A., in qualità di investitore strategico a medio termine, sia pur senza vincoli contrattuali. In tal senso, nell’ambito della medesima operazione e nello stesso periodo, Schroeder Associati S.p.A. acquista una partecipazione nella Società pari allo 0,22%. Il 29 maggio del 2000, è avvenuto il collocamento azionario del 23% del capitale sociale e la successiva quotazione in Borsa della Società.