Il legame tra Cragnotti e la Cirio è rappresentata dalla Gruppo Cragnotti & Partners che risale al 1991 con la costituzione della Cragnotti & Partners Capital Investente NV, società di diritto olandese. La C&P NV nasce come marchant bank/holding di partecipazione, nel 1992 la compagine azionaria era composta da Cragnotti & Partners Financial Company Limited (34,7%), Swiss Bank Corporation (9,5%), Gruppo Sampaio Ferriera (11,7%), Raboinvest Management, Sirti Spa, Banco di Napoli, Banca di Roma, Centro finanziaria Spa, Clinvest (Credit Lyonnais), Sifat Foundation, Sopin International Holding, Finstahl (Gruppo Falk), Mercapital international BV, Bipiemme Investimenti Spa (Banca Popolare di Milano) e altri.
Tra le prime operazioni di investimento condotte da C&p NV si ricorda:
- l’acquisizione a fine 1991 di società attive nella produzione e nella distribuzione del latte come la Polenghi Lombardo dalla Fedital (controllata da Federconsorzi) e la A.L.A. s.p.a. dal gruppo Zignano;
- l’acquisizione della Lawson Murdon, società canadese quotata in Borsa e operante nel settore degli imballaggi (la società deteneva il pacchetto di controllo della spagnola RioVerde Carton, società ancora oggi presente nel gruppo Cirio).
La crescita continua con l’acquisto, tra il 1991 e 1993, del 40% circa del capitale di Brombril che tuttavia corrisponde al 100% dei diritti di voto, mentre il restante 60% è rappresentato da azioni privilegiate quotate alla borsa brasiliana ed in gran parte in mano ad operatori istituzionali, tra cui il Fondo pensioni della Banca centrale brasiliana.
La nuova società acquistata è operativa nel settore della detergenza liquida e leader di mercato in Brasile con il prodotto “paglietta d’acciaio saponata”.
Nel 1994 il Gruppo C&P regista un’altra importante crescita, con l’acquisizione della Finanziaria Cirio Bertolli De Rica110. La Cirio in tale data era attiva nella produzione e distribuzione del latte, conserve di pomodoro, olio, tonno e verdure, principalmente in Italia ma anche in Francia, Gran Bretagna e finanche in Australia.
Uno dei primi obbiettivi di Sergio Cagnotti era la creazione di un polo del latte in Italia, ed infatti, per stessa dichiarazione ai commissari giudiziali, il gruppo Cirio aveva acquisito la Polenghi e l’ALA attraverso il ricavo della vendita del ramo d’azienda dell’olio a marchio Bertolli all’Unilever Italia Spa e per la differenza con l’apertura di credito bancario.
In sostanza, il latte doveva affiancarsi al pomodoro per un motivo di complementarietà finanziaria, in quanto il pomodoro è un prodotto altamente stagionale, in quanto sono richieste ingenti risorse finanziarie per acquistare la materia prima nei periodi di maturazione, mentre la lavorazione e la vendita dura tutto l’anno, con incassi diluiti nel tempo. Il latte prevede invece un consumo pressoché giornaliero, ma soprattutto l’attività può essere finanziata attraverso una dilazione dei pagamenti commerciali nei confronti degli allevatori.
L’attività di acquisizione non si ferma a Polenghi e ALA, che si sommano ad alcuni marchi posseduti dalla stessa Cirio (Matese, Berna, Sole), ma continua assumendo il controllo della Torvis, della Centrale del Latte di Legnano (30 mld di Lire), delle centrali del latte di Ancona, Napoli e Vicenza (tra gli anni 1996 e 1996), mentre nel 1998 acquista il 75% del capitale della Centrale del Latte di Roma S.p.a (fatturato dell’ordine dei 200 mld di Lire) dal comune di Roma per un corrispettivo di 80 mld di Lire. Il Gruppo riesce così ad ottenere la leadership di mercato come produttore nazionale di latte fresco pastorizzato. Nel 1999 il settore lattiero caseario è conferito alla società veicolo Eurolat s.p.a, che è successivamente ceduta a Parmalat per un valore di impresa pari a 750 mld di Lire con una plusvalenza pari a 330 mld di Lire circa. A molti e allo stesso Tanzi, il prezzo pattuito sembra oggi eccessivo, il motivo sarebbe riconducibile a chi coordinò la trattativa. Fu infatti la Banca di Roma, oggi Capitalia, che presentando crediti sia nei confronti di Tanzi che Cragnotti “costrinse” il primo a comprare Eurolat dal secondo, ad un prezzo “maggiorato”, con il solo «obiettivo di traslare parte dei debiti verso un gruppo ritenuto allora più affidabile».
Nel frattempo, 1997, la Società Sportiva Lazio entra nel gruppo Cirio in seguito all’acquisizione da parte di Cirio Polenghi De Rica di una partecipazione pari all’89,97% del capitale sociale della Lazio Spa, poi ceduta alla controllante C&P. L’anno successivo la Lazio viene quotata in borsa tramite offerta pubblica di vendita e sottoscrizione, il risultato è che la partecipazione di Cirio si riduce al 35% circa, mentre il controllo complessivo del gruppo è pari al 51,3% circa. In sostanza nuove risorse per il dott. Sergio Cragnotti. L’ultima operazione di successo è l’acquisizione, perfezionata nel 1998, del gruppo Del Monte Royal, costituito da società finanziarie e operative titolari di piantagioni, di impianti di trasformazione e dei diritti di sfruttamento gratuito e illimitato del celeberrimo marchio Del Monte (relativamente ad un’area che coincide ad Europa, sud Africa e Brasile). L’operazione è realizzata tramite l’acquisto di tre diverse società (Del Monte Royal Holdings LTD, Del Monte Royal Corp. Ltd e Del Monte Royal Foods) e si conclude definitivamente nel 2000 con il lancio di un Opa, che darà a Cagnotti una partecipazione in Del Monte pari al 100%.
L’acquisizione di Del Monte rappresenta l’ultima tappa di un progetto di crescita industriale che aveva il suo punto di debolezza nel conseguente indebitamento. Nel 2000 i debiti consolidati del Gruppo Cirio sfiorano gli 1,5 mld di Euro a fronte di un patrimonio pari a meno della metà, c’è bisogno di un piano di dismissioni, e si decide che questo ruoterà intorno alla brasiliana Bombrill, società lontana dal core business. Anzi il mancato perfezionamento della cessione sarà, secondo i commissari giudiziari, alla base della dichiarazione dello stato d’insolvenza112.
Pertanto nel gennaio 2001, la controllante C&P NV stipula un accordo preliminare con The Clorox International Co per la cessione del 50% delle azioni del veicolo societario, costituito ad hoc per questa operazione, titolare delle attività di Brombril SA nel settore della detergenza sulla base di un valore di 200 mln di Dollari. Parte integrante dell’accordo è il lancio di un’OPA per l’acquisto di tutte le azioni privilegiate Brombril Sa in circolazione. Tuttavia nel corso dell’anno il contratto viene unilateralmente risolto da Clorox, anche a causa del mancato perfezionamento dell’OPA sul 100% delle azioni privilegiate Bombrill. La vicenda darà poi luogo ad un contenzioso tra le parti e tra Cirio e gli azionisti privilegiati.