L’anno 1964, il giorno 23 del mese di febbraio … sono le precise parole con cui l’avvocato Mario Cecchettani, Notaro in Pontassieve, incomincia l’atto costitutivo della Società di Mutuo Soccorso con denominazione “Pubblica Assistenza – Croce Azzurra di Reggello”.
Sono soci fondatori della Pubblica Assistenza, il Sindaco, il Vice Sindaco, altri soggetti investiti di responsabilità amministrative e semplici cittadini di Reggello, in tutto 29 persone in rappresentanza della intera comunità paesana, ivi compresi alcuni nominativi di Cascia e di Pietrapiana.
Tutto ciò lascia ben trasparire quanto la volontà dell’Amministrazione comunale di Reggello sia stata coinvolta e partecipe ed abbia promosso tale iniziativa che, finalmente, costituiva a Reggello la Pubblica Assistenza.
Nell’articolo 3 dell’atto costitutivo si legge che sede della nuova Associazione è il Palazzo Comunale di Reggello, a riprova dell’intreccio e dell’impegno diretto delle cariche istituzionali ed elettive nella nuova struttura creatasi in Reggello. L’atto riporta infine la composizione del Consiglio.
Nell’atto stilato dal Notaro Cecchettani si legge anche che “l’assemblea delega il Presidente all’immediato acquisto di un’autoambulanza, conferendogli a tale scopo tutte le necessarie facoltà …”. Fu questo il primo passaggio, il più significativo e visibile, nella creazione della modesta Associazione reggellese attraverso il quale la comunità ebbe la consapevolezza della reale efficacia del nuovo sodalizio.
I primi anni di vita della Croce Azzurra a Reggello furono possibili grazie a veri e propri pionieri, dotati di una grande generosità, di una profonda umanità e senso di solidarietà, nonché di una volontà straordinaria.
Il Presidente Nocentini Priamo ricoprì la carica di Presidente per circa 10 anni, lasciando l’incarico soltanto per motivi di età e di salute, gli successe un giovane impiegato, il signor Ettore Grifoni, il quale, nel corso del suo breve mandato, nei primi anni ’70, riuscì ad imprimere alla Associazione una energica volontà di rinnovamento e di adeguamento alle mutate condizioni: si sentiva la necessità di fornire alla popolazione un servizio all’altezza della situazione, questa infatti era sempre più interessata alla qualità del pronto intervento per la relativa lontananza della comunità dagli ospedali: Figline Valdarno e Firenze, nonché per la mutata sensibilità sociale nei confronti di un servizio che sempre più acquisiva i connotati di un’attività istituzionale strettamente collegata al servizio sanitario vero e proprio.
E’ di quel periodo l’acquisizione del secondo mezzo di cui è stata dotata la Croce Azzurra; i fondi occorrenti furono raccolti tramite una sottoscrizione popolare cui parteciparono anche le istituzioni locali e, in maniera determinante, le Banche presenti in Reggello e molte aziende private.
Trascorso il periodo della presidenza Grifoni, si ebbero nuove elezioni, alle quali presero parte i soci che raggiungevano ormai il numero di circa 500 famiglie (l’iscrizione, infatti, si intendeva a livello familiare, ma non era raro il caso in cui all’interno di uno stesso nucleo familiari si riscontrassero 2 o più tesserati alla Croce Azzurra).
Nel 1974 la guida della Croce Azzurra passò nelle mani del pensionato, ex commerciante, Borgia Demo. Nel suo mandato furono consolidati gli sforzi e l’impegno per giungere ad una copertura oraria del servizio di pronto intervento quanto più ampia possibile, furono istituiti per la prima volta i turni notturni ed il numero dei volontari fu incrementato grazie all’ingresso di molti giovani e di pensionati dotati di buona volontà e di spirito altruistico.
Avvenne in questo periodo il primo impegno in convenzione con l’Usl di Figline Valdarno: una ambulanza fu messa a disposizione per trasferimenti ospedalieri; si trattò di un vero e proprio incarico che comportò un lavoro non indifferente sia dal punto di vista dei volontari che da quello dell’uso dell’automezzo ma, in compenso, la Associazione potè beneficiare di un rimborso che si rivelò prezioso per la programmazione di nuovi e più impegnativi investimenti.
Al sig. Borgia, con le elezioni del 1980, succedette il giovane Fabiani Vittorio.
E’ in questo periodo che si consolidarono i rapporto con l’Usl e, grazie anche all’ingresso di nuovi volontari, soprattutto giovani pensionati, si coprirono le nuove richieste di servizi e si riuscì anche ad accumulare una pur discreta riserva alla quale attingere, nel 1982 per l’acquisto di una nuova ambulanza.
Nel 1982 il nuovo presidente, Tozzi Danilo, deve affrontare il problema di reperire una nuova sede che sia idonea ad ospitare adeguatamente i tre automezzi che rappresentano tutto il patrimonio dell’Associazione e che sia anche luogo di ritrovo e di animazione dei volontari. Grazie al suo impegno e ai suoi intensi rapporti con l’Amministrazione comunale di Reggello riesce a trovare una nuova sede, composta al piano terreno da un ampio garage e da un piccolo ufficio, al piano primo da un ampio salone idoneo per le varie riunioni e per i vari incontri ed un piccolo ingresso. Il tutto fu acquisito, con contratto di comodato gratuito rinnovabile con scadenza a 99 anni, allo stato grezzo dall’Amministrazione comunale di Reggello. La sede insiste su un ampio piazzale destinato anche al parcheggio di altri automezzi in possesso della Associazione.