La storia del gruppo Campari nasce con le attività della famiglia omonima; è Gaspare Campari che fonda la società a Novara e poi nel 1862 trasferisce il suo caffè nel Coperto dei Figini a Milano, un caseggiato di portici che allora attraversava quasi diagonalmente l’attuale piazza Duomo. Quando il Coperto dei Figini viene abbattuto, nel 1867, il caffè viene trasferito nell’appena inaugurata Galleria Vittorio Emanuele.
Più che un industriale, Gaspare é un creatore di liquori e li fabbrica nella distilleria sotterranea al locale basandosi su ricette apprese da libri o sull’esperienza fatta da quattordicenne nella liquoreria-caffè Bass di Torino ed è proprio lui l’inventore del Bitter all’uso d’Hollanda, in seguito conosciuto come Bitter Campari che fa la fortuna dell’azienda. Oltre al Bitter, un aperitivo di color rosso rubino prodotto con estratti di erbe aromatiche, egli fabbrica una trentina di liquori, fra i quali il Fernet Campari «liquore febbrifugo, vermifugo, tonico calefacente, anticolerico preparato secondo la formula del dott. Fernet svedese, dal liquorista Gaspare Campari».
In quegli anni, successivi all’Unità d’Italia, a Milano gli intellettuali si ritrovano nei salotti e nei caffè. La galleria va via via animandosi, diventa un ritrovo abitudinario di tutti i milanesi, si aprono negozi importanti come quello dell’editore di musica Ricordi e caffè vistosi come il Biffi. Il caffè Campari riscuote un buon successo e tra i suoi clienti vi sono Giacomo Puccini, Giulio Ricordi, i fratelli Bocconi ed Arrigo Boito; è un punto di ritrovo importante della città come lo sono il Petrocchi di Padova, l’Aragno e il Caffè Greco di Roma, il Cambio di Torino ed il Calflish di Napoli. Il locale continuerà la sua attività fino al 1920 anno in cui verrà chiuso e la famiglia si occuperà solo della produzione dei liquori.
Alla morte di Gaspare, il figlio Davide prende in mano l’azienda nel 1882 mentre il fratello di quest’ultimo, Guido, dirige il caffè in Galleria. Davide, che aveva acquisito una notevole competenza tecnica presso una fabbrica francese a Bordeaux, apre una piccola fabbrica di liquori e sciroppi in via Corsico, cerca di perfezionare sempre più il Bitter e crea un liquore nuovo, il Cordial Campari, fatto con lamponi di montagna macerati nel Cognac. In seguito, abbandona la varietà di prodotti creati dal padre per concentrarsi in due specialità e cerca di riunire tutta la potenzialità produttiva della sua Casa nel binomio Bitter-Cordial e accompagnarlo con una pubblicità altrettanto specializzata.
Nel 1902 viene costruito il nuovo stabilimento in Sesto San Giovanni e la ditta si trasforma in Società in accomandita Davide Campari & C.
Sotto la direzione di Davide ha inizio la progressiva espansione internazionale delle attività produttive e distributive che porta nel 1923 alla costituzione di Campari France con lo stabilimento di Nanterre. Nel 1932 poi viene creato il Campari Soda, un bitter già dosato, gasato con soda e confezionato in piccole bottigliette probabilmente abbozzate da Fortunato Depero.
Nel 1936 Davide Campari muore, gli succedono il fratello Guido, la sorella Eva ed il nipote Antonio Migliavacca, ma nel 1943 anche Eva Campari muore e la ditta prende la forma di Davide Campari- Milano Società per Azioni con Guido Campari presidente ed Antonio Migliavacca come amministratore delegato. L’espansione internazionale caratterizza l’evoluzione della società soprattutto nella seconda metà del XX secolo con una crescita che porta i marchi a essere distribuiti in oltre ottanta paesi già all’inizio degli anni Sessanta.