La A.Celli s.p.a è un’industria meccanica che nasce nel 1946 in stretto collegamento con il settore cartario.
Le numerose cartiere che già in quegli anni popolavano la valle di Lucca e quella di Pescia infatti favorirono la nascita di un’industria meccanica locale in grado di fornire assistenza, ricambi e macchinario a tali cartiere. Una delle prime imprese a sorgere, all’interno di questo contesto, fu appunto l’officina Celli che si sviluppò fino ad acquisire una propria tecnologia cartaria, per la progettazione e la realizzazione di impianti completi. Agli inizi degli anni sessanta, dalla sede originaria in Pescia, le officine Celli vennero spostate a Porcari (Lucca) assumendo allo stesso tempo la attuale forma giuridica di società per azioni.
Nel frattempo, a causa della crescita delle dimensioni degli impianti completi per carta, l’azienda si trovò a dover affrontare problemi di carattere finanziario e organizzativo che la portarono a prendere la prima decisione di carattere strategico riguardante la specializzazione della propria produzione. L’azienda infatti decise di limitare la propria attività alle macchine collocate all’inizio e alla fine della linea produttiva. Una seconda decisione strategica, vale a dire quella di diversificare i propri prodotti rivolgendosi al settore dei tessuti non tessuti, venne presa dall’azienda nel 1978: decisione che ha rappresentato la chiave di svolta che le ha permesso di raggiungere una dimensione internazionale e che le ha dato la possibilità di competere a livello mondiale. Agli inizi degli anni ottanta l’azienda poteva contare su una forza lavoro di una sessantina di dipendenti e poco più di 5.000 metri quadrati coperti dove svolgere la propria attività. Da allora, grazie soprattutto all’ingresso nel settore del nontessuto, la A.Celli ha creato un gruppo costituito da più società, acquistando una dimensione internazionale e la capacità di competere sul mercato mondiale dell’avvolgimento e ribobinatura di carta e di tessuto non tessuto. La Celli è divenuta, quindi, capogruppo di una serie di aziende che contano ormai su 150 dipendenti ed una superficie coperta di circa 30.000 metri quadrati, con un fatturato consolidato superiore ai 50 miliardi di lire.
L’ingresso nel mercato dei tessuti non tessuti ha quindi significato per l’azienda un deciso passo in avanti in termini di fatturato e di frazionamento del rischio d’impresa. La proporzione tra il fatturato delle macchine per carta e quello per i tessuti non tessuti è andata gradualmente modificandosi a favore delle macchine per contessuto e a dimostrazione di questo andamento favorevole possiamo dire che dei 50 miliardi attuali di fatturato aziendale, 35 provengono dalla divisione tessuto non tessuto e 15 dalla divisione carta. Con l’evoluzione del mercato del tessuto non tessuto, alla crescita strutturale si è aggiunta anche una crescita aziendale dal punto di vista organizzativo.
Al riguardo possiamo dire che l’azienda è rimasta fino ad oggi unica anche se sono state suddivise alcune sezioni funzionali. Circa tre anni fa la progettazione è stata divisa ed infatti la Celli può contare oggi su un reparto progettazione carta e su un reparto progettazione non tessuto. La ragione principale di questa decisione è stata quella di acquisire una maggiore specializzazione cercando però di mantenere una certa cooperazione tra le due divisioni allo scopo di beneficiare delle sinergie e delle tecniche comuni. Anche il settore commerciale è stato suddiviso ed infatti abbiamo il “commerciale nontessuto” e il “commerciale carta”. Non è stata ancora suddivisa la produzione che è sempre unica come l’amministrazione e la proprietà.
L’azienda comunque è interessata a spingere questa suddivisione anche al reparto produzione mantenendo ugualmente un’unica direzione ed un’unica proprietà .Per sostenere il continuo aumento degli ordini di macchinari per il nontessuto la Celli prevede infatti di dividere la produzione e di trasferire tutta la sezione carta in un altro stabilimento delle stesse dimensioni di quello situato a Porcari. L’acquisto di questo capannone è stato fatto allo scopo di aumentare la capacità produttiva aziendale e la suddivisione si avrà all’inizio del 2001. Il capannone in questione è collocato nella zona tra Porcari e Capannori, a 6 km dall’attuale stabilimento. Gli ottimi risultati conseguiti dall’azienda dal 1978 ad oggi hanno parallelamente permesso alla Celli di elaborare una strategia di penetrazione dei mercati dei tessuti non tessuti che si è evoluta e
modificata nel tempo.La prima fase di questa evoluzione riguardò la costituzione di una seconda società, la Rinnova Meccanica s.r.l, per il ritiro ed il successivo ricondizionamento di macchine o di impianti usati. L’acquisto di macchinario usato da parte di questa società infatti si rendeva necessario per favorire la vendita di nuove macchine da parte della Celli. Il passo seguente fu quello di ottenere il controllo di una seconda società, la Thiry SA, situata in Belgio, con attività nel settore della
meccanica della carta e generale. La duplice funzione di questa azienda era quella di ampliare la capacità produttiva, divenuta insufficiente, e penetrare i mercati del Nord Europa. La Thiry SA permise, inoltre, di garantire una funzione divenuta determinante per l’industria meccanica e cioè quella di fornire un servizio di assistenza tempestivo anche alle aziende del Nord Europa. Con la costituzione della Celli Bulgaria, un ufficio commerciale a Sofia iniziò la propria attività agli inizi del 1992, con lo scopo di seguire da vicino il mercato dell’Est Europa. La rapida evoluzione della situazione dei paesi dell’ex blocco comunista aveva infatti schiuso le porte all’ingresso di tecnologia e capitali occidentali anche in questi paesi. Oggi queste due società, la Celli Belgio e la Celli Bulgaria, a seguito di considerazioni economiche e di mercato, non fanno più
parte del gruppo Celli. Queste due società infatti si rivolgevano ad un mercato, quello europeo, facilmente raggiungibile e gestibile anche dall’Italia.