Definizione di "Licenza", canale Economia

E' un contratto che ha come scopo quello di porre delle condizioni maggiori di quelle che la legge impone a tutela del possessore del copyright su un particolare tipo di software, a svantaggio di qualunque eventuale utilizzatore che intenda oltrepassare i limiti posti.
Si nota dunque la necessità, da parte delle software house di inserire nei propri prodotti dei sistemi di protezione di copia elettronica (algoritmi di protezione dalla copia, chiavi di registrazione variabili), spingendo inoltre gli organi istituzionali all’irrigidimento dei termini di copyright.
In questo contesto il software libero ed open source si pongono in una posizione molto particolare. La licenza si è rivelata, infatti, lo strumento più adatto a tutelare e proteggere questo tipo di software da abusi ed appropriazioni non lecite. Come la licenza protegge il diritto del possessore di copyright di stabilire delle condizioni restrittive ai fruitori della propria opera, così pur anche tutelare il diritto dello stesso soggetto di decidere di rendere l’opera liberamente disponibile per chiunque ne sia interessato e nella sua forma più accessibile (in questo caso in forma di codice sorgente).
Chi utilizzasse software libero od open source in modo diverso dalle condizioni prescritte da una licenza libera o open source, tralasciando di far conservare alla stessa o alle sue modifiche le proprie caratteristiche di libertà, opererebbe un illecito perché contravverrebbe alla volontà dell’autore e possessore del copyright (che in questo caso diventa copyleft!). È lecito parlare anche qui di limitazioni ma il senso di tale termine è sostanzialmente stravolto. Le restrizioni imposte dalla licenza pubblica generica (GPL) della Free Software foundation riguardano il divieto per chiunque di negare i diritti dell’utente o di chiedere di rinunciarvi. In sostanza la restrizione obbliga l’utente a non porre lui stesso limitazioni.

di Erika Della Chiesa [Visita la sua tesi »]