Nel 2003 Telecom Italia ha fondato un complesso d’iniziative denominato “Progetto Italia”, un progetto che con il passare degli anni è diventato sempre più importante da diventare una società a sé.
Il Progetto è nato con lo scopo di accrescere l’immagine del brand Telecom e di tutti i brand ad esso collegati. Per tanto Progetto Italia si può definire una società che si occupa di pura comunicazione aziendale. Anche se, va detto, che oltre a questa mission, vi sono anche altri obiettivi. Il secondo, per ordine d’importanza, è quello di “contribuire alla crescita del Paese”, attraverso: la realizzare d’iniziative gratuite e facilmente fruibili, la valorizzare del patrimonio artistico italiano in modo inusuale e inatteso, sfruttando le risorse di cui l'Italia dispone e attraverso un modello di collaborazione attiva.
Le iniziative realizzate dalla S.p.A. cambiano ogni anno per non annoiare mai il pubblico, mantengono, però, uno struttura costante. Le iniziative sono suddivise in 4 aree: cultura, solidarietà, formazione e sport. Questo progetto, inoltre, non opera solo sul territorio nazionale ma anche a livello internazionale. In particolare, nel 2005 ha operato in Brasile ed in Medio Oriente, dove, come nel nostro Paese, ha realizzato attività culturali, solidali, formative e sportive.
Ma come si è giunti a questo società, il cui lavoro e scopo è unico in Italia?.
Progetto Italia, come accennato già in precedenza, non nasce come società, ma come un progetto della sezione Brand Enrichment. Attraverso, questo progetto, infatti, il Gruppo cercava di allineare la comunicazione del brand di tutte le sue aziende. Infatti, in passato, all’interno di Telecom Italia tutte le aziende avevano dei metodi e delle strategie per fare branding molto diversi tra loro. Si pensi ad esempio a Telecom Italia (rete fissa) e a Pirelli. La prima ha sempre cercato di fare comunicazione e branding, ma in maniera molto frammentata, senza seguire una linea di lavoro precisa. Pirelli, invece, avendo avuto una storia aziendale più continuativa e senza troppe cessioni, ha fin da subito saputo costruire una buona comunicazione dei suoi valori, chiari ed invariati nel corso degli anni. Ecco che per creare una visione della comunicazione unica, Andrea Kerbaker, oggi Amministratore Delegato, ha pensato ad un tale progetto.
Due anni dopo, Progetto Italia diventa talmente importante da essere trasformato in una società a sé, con un proprio organico composto all’incirca da 15 persone. La scelta della forma giuridica è caduta sulla società per azioni, e non come spesso accade sulla fondazione o sulla onlus. Questo perché essendo la sua mission quella di accrescere l’immagine del brand Telecom, Progetto Italia ha uno scopo di lucro, anche se i suoi risultati non sono tangibili, ma intangibili, di conseguenza difficili da quantificare.
In conclusione, oggi visto il cambiamento di assetto aziendale e le difficoltà comunicazionali in cui si trova il Gruppo Telecom Italia, oggi più che mai la S.p.A. è fondamentale per migliorare non solo l’immagine del brand, ma anche per riaffermare i suoi valori ed la sua identità.