La Coca-Cola nasce ad Atlanta nel 1886 dalla soda fountain della Jacobs’ Pharmacy. Ma è solo nel 1894 con l’apertura del primo stabilimento di imbottigliamento che si apre la strada al successo che tutti conosciamo.
Nella torrida estate del 1886 ad Atlanta, John S.Pemberton spillò dalla “soda fountain” il primo bicchiere di Coca –Cola e, sicuramente, quell’uomo non sapeva che quel piccolo gesto sarebbe rimasto nella storia. Il suo intento era quello di placare la sete aggiungendo acqua di soda ad uno sciroppo di sua invenzione, ma il nome lo si deve al suo contabile grazie all’orecchiabilità dello stesso, ma nessuno dei due avrebbe immaginato che quel nome e quel marchio ben presto avrebbero raggiunto una popolarità inaspettata in ogni parte del pianeta.
Quel piccolo momento, però, è stato l’inizio di un successo incredibile: da Atlanta a tutta l’America in pochissimi anni grazie ad un’efficiente catena distributiva di imbottigliatori presenti in tutto il territorio americano, il prodotto raggiunse la tavola di un numero straordinario di consumatori. La sua diffusione travalicò i confini americani non molti anni dopo: già nel 1928 la Coca – Cola è venduta in settantasei Paesi e imbottigliata in due.
La presenza di Coca-Cola nel nostro Paese risale agli anni venti. Il marchio viene registrato nel 1919 secondo le leggi italiane e nel 1927, a Roma, inizia l’attività la Società Romana Acque gassose, il primo stabilimento di imbottigliamento di Coca-Cola in Italia, voluto da Robert W. Woodruff, nel quadro di una politica di espansione a livello internazionale. Nel 1935, altri due stabilimenti si aggiunsero a quello di Roma e furono quelli di Milano e Genova per arrivare ad un totale di cinque stabilimenti alla vigilia della seconda guerra mondiale.
La vera fortuna di Coca – Cola si registra al termine del conflitto bellico, nel momento in cui gli italiani si avvicinano ai prodotti americani e tra questi, la Coca – Cola.
È in questo periodo che gli stabilimenti incominciano a diffondersi sul territorio nazionale grazie anche alla conversione delle industrie belliche.
Ciò che consente a questo prodotto di raggiungere facilmente un numero impressionante dei consumatori è la strategia adottata per diffonderlo nel territorio nazionale: come in America all’inizio della sua storia, anche in Italia si svela vincente la formula del franchising.
In questo modo gli imbottigliatori acquistano dalla Compagnia il concentrato con cui imbottigliano il prodotto finito che vendono e distribuiscono ai clienti.
La creatività italiana non si limita a diffondere il mito Coca – Cola, ma inventa una nuova bevanda.
Nel 1955 a Napoli viene prodotta una nuova bibita costituita da aranciata che riprende il nome già adoperato in Germania per una bevanda diversa: nasce, in questo modo, Fanta.
È l’inizio di piccole rivoluzioni nel mondo delle bibite che hanno l’obiettivo di soddisfare i possibili gusti dei consumatori.
Nel 1966 la strategia della company cambia: il presidente Goizueta ritiene che, per aumentare i profitti, gli imbottigliatori debbano lavorare esclusivamente per Coca-Cola.
Da quest’ idea nasce Coca-Cola Enterprises, il primo “anchor bottler”, cioè la prima società nata esclusivamente per imbottigliare e vendere prodotti Coca-Cola.
La Company inietta nell’imbottigliatore una buona quantità di capitale, che le permetta di controllarlo. Esso rimane tuttavia una società formalmente indipendente, quotata separatamente in borsa. Secondo un articolo pubblicato nel 2003 da Forbes, Coca-Cola “in realtà controlla gli imbottigliatori mantenendo ingenti pacchetti azionari e una forte presenza nei loro consigli di amministrazione, e fornendo loro la maggiore fonte di lavoro. Mantiene infatti i suoi interessi negli imbottigliatori sotto il 50%, evitando così di scontrarsi con i loro numerosi debiti o qualsiasi legame scomodo”.
Nasce così il modello del “franchising controllato”, che si rivela subito un successo, tanto da essere presto replicato in diverse zone del mondo.
Il Coca-Cola System è l’unico sistema produttivo monoprodotto veramente globale ed è il maggiore datore di lavoro al mondo, con circa 1,5 milioni di lavoratori diretti, oltre a terzisti vari, di cui non si conosce la quantità.
A metà degli anni ’90, la Compagnia decide di gestire in modo diretto i propri processi operativi e di acquisire alcune società di imbottigliamento.
Nasce, così, “Coca Cola Bevande Italia Spa”: un’organizzazione che ha il compito di occuparsi della pianificazione, dell’implementazione e del coordinamento dei processi di produzione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti della “The Coca Cola Company” nell’Italia Centro Settentrionale.
In seguito ai risultati conseguiti, oggi Coca – Cola Bevande Italia fa parte di una nuova grande impresa che ha il nome di “Coca – Cola Beverages” che si occupa dell’imbottigliamento e della commercializzazione delle bibite della The Coca- Cola Company in tredici Paesi Europei: Austria, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Repubblica Ceca, Ungaria, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ucraina.
“Coca – Cola Beverages” è nata mettendo insieme le attività della società originaria con le attività di imbottigliamento e commercializzazione di Coca – Cola Amatil Limited che è presente in alcune delle nazioni sopra elencate.
Questa realtà è del tutto dedicata allo sviluppo del business, con forti spinte all’investimento, un management con grande esperienza internazionale e con strutture motivate ad operare in termini di lungo periodo.