Era il 1975 quando in uno dei paesi più poveri del mondo, il Bangladesh, un professore di Economia Politica presso l'università della regione di Chittagong, Muhammad Yunus, in seguito ad una ennesima carestia che l'anno prima aveva ridotto il paese in condizioni disastrose in termini di popolazione morta per fame, cominciò ad avere qualche perplessità circa la funzionalità e l'utilità delle teorie economiche che insegnava ai suoi studenti. Infatti a dispetto di queste, secondo le quali ognuno degli attori economici, mondo produttivo e famiglie, alla fine riuscivano a soddisfare i propri scopi, nel mondo reale, vale a dire nei villaggi rurali del Bangladesh, la gente moriva di fame, non aveva abbastanza denaro per mangiare due volte al giorno; la povertà dilagava e mieteva sempre più vittime.
Cominciò cosi per Muhammad Yunus la ricerca della risposta alla domanda principale relativa allo stato delle cose nel suo Paese: perchè? Perché la dottrina economica, con le sue belle teorie, perfette o quasi, rassicuranti in qualche modo sembrava esistere, anzi esisteva esclusivamente nell'aula dove teneva lezione? Perché appena fuori dall'università, nel villaggio di Jobra per esempio la gente moriva di fame, s'impoveriva ogni giorno di più. Il progetto Grameen Bank prese le mosse proprio da queste riflessioni; l'oiettivo era - ed è – quello di capire il perché della povertà per sconfiggerla, e per fare questo bisognava inserirsi nella microrealtà economica dei villaggi. Cominciò cosi il viaggio di apprendimento di Muhammad Yunus nel villaggio di Jobra al termine del quale poté fare le prime considerazioni circa l'economia rurale di quel villaggio: li vi lavoravano circa 42 persone che realizzavano manufatti per i commercianti; questi ultimi oltre ad essere fornitori di materie prime per i manufatti erano anche prestatori delle somme di denaro che servivano ai lavoratori per comprare il materiale; una volta realizzati i manufatti i commercianti li riacquistavano trattenendosi però dal compenso spettante ai lavoranti la somma di danaro che avevano dato in prestito; il profitto netto che rimaneva ai lavoranti era qualcosa come due centesimi di dollaro con i quali dovevano sopravvivere almeno fino al giorno dopo. Il villaggio in totale era indebitato per meno di ventisette dollari e con il meccanismo perverso del prestito la gente non aveva nessuna possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita uscendo dallo stato di miseria in cui si trovava. L'alternativa ai prestiti dei commercianti erano gli usurai, poiché l'accesso al credito per i poveri era impensabile: nessuna banca avrebbe prestato dei soldi ad un poveraccio, senza garanzie. I poveri non avevano credito nel senso più vasto del termine, questo era il problema principale. Muhammad Yunus cominciò cosi a “sostituirsi” ai commercianti per prestare denaro ai piccoli artigiani del villaggio di Jobra. In questo modo essi avrebbero potuto realizzare dei profitti molto più alti, e avrebbero restituito a Yunus la somma presa a prestito, senza nessun interesse, quando avrebbero potuto: anche se non era ancora nata Grameen0 Bank era nato lo strumento che avrebbe poi utilizzato nella lotta contro la povertà: il microcredito e cioè piccole somme di denaro date in prestito a poveri, senza nessuna garanzia, e restituite con rate settimanali ad un tasso d'interesse “di mercato”. Da allora Grameen bank era un progetto che utilizzava per i prestiti una filiale della banca governativa Janata, quella vicino all'università, poi divenne una vera e propria banca con delle strutture e delle risorse proprie.
L'erogazione del credito è regolata dai seguenti criteri: il credito è mirato esclusivamente ai “più poveri tra i poveri” naturalmente è necessario avere delle credenziali tra le quali l'affidabilità. Per questo motivo e erogato per la maggior parte a donne, perche sono più responsabili ed affidabili degli uomini.
I “clienti” sono organizzati in “gruppi” di cinque persone; i gruppi a loro volta sono “consorziati” in centri ed è questa la struttura fondamentale del sistema Grameen bank. Questo tipo di organizzazione serve a sviluppare e rafforzare le capacità organizzative della “clientela” in modo tale che essa possa acquisire le capacità per pianificare e implementare la capacità decisionale per i progetti di microcredito.
Le condizioni del prestito adatte ai poveri sono:
- esiguità delle somme di danaro date in prestito
- nessuna garanzia
- la possibilità di ottenere un prestito successivo al primo subordinata al buon fine di quest'ultimo.
- lo scopo del prestito è quello di dare vita e sviluppare un'attività mettendo a frutto le capacità del richiedente.
- il prestito viene rimborsato con rate settimanali ed ha la durata massima di un anno.
Il gruppo di cui il singolo fa parte esercita, insieme allo staff della banca, il controlllo sul singolo il gruppo è solidale con il singolo nel rimborso del prestito.
Oltre a tutto ciò la Banca chiede ai propri clienti di impegnarsi nel migliorare la qualità della loro vita partendo dalle più elementari norme igieniche, all'istruzione per i figli, all'acquisto di una casa! I gruppi si riuniscono settimanalmente nei centri per il rimborso delle rate, discutere di nuovi prestiti sulla base dei progetti presentati per ottenerli. Adesso nel 2007 Grameen Bank può vantare ben 6 milardi di dollari di prestiti erogati dall'anno della sua fondazione, vari tipi di prestito tra i quali quello per la casa, e quello per le microimprese, un tasso di rimborso del 99% (sofferenze pari all'1%). Il numero dei gruppi è 1.133.432 quindi più di 5 milioni di famiglie di poveri, i centri sono circa 127.000 ed i villaggi raggiunti sono 78.000. Grameen Bank ha inoltre quasi 5.000 agenzie di cui la metà dotate di tecnologia informatica.
Grameen Bank si è articolata e sviluppata oltre che nel microcredito anche in altre attività di servizi focalizzati sui poveri quali la telefonia, mobile e fissa, l'informatica, l'energia, ed ha anche una fondazione il cui scopo è quello di divulgare il modello microcredito negli altri paesi poveri del mondo.