Il territorio a cui è interessata la CTP di Napoli è di circa 875 kmq e comprende 71 comuni tra le province di Napoli e Caserta. La CTP, oltre ai servizi da e per Napoli ed ai collegamenti intercomunali, effettua anche servizio urbano nei comuni di Acerra, Arzano, Casalnuovo, Frattamaggiore e Pozzuoli, con i quali ha stipulato appositi contratti di servizio.
La popolazione interessata al trasporto, residente attualmente sul territorio, è di circa 1.700.000 abitanti, con un totale di spostamenti giornalieri pari a 315.537 persone.
La stima è stata fatta tenendo conto dei dati Istat sugli spostamenti extraurbani ed extraprovinciali riguardanti le province di Napoli e di Caserta. Questo ente stima infatti per entrambe le province un tasso di mobilità sistematico (cioè per motivi di studio e di lavoro) pari a circa 13 spostamenti ogni 100 abitanti.
Se consideriamo che in esse risiedono 3.970.394 abitanti, possiamo desumere, per tutta l’area, un totale di spostamenti giornalieri di circa 560.117 persone. Per il territorio servito, dove risiedono 1.700.000 abitanti, gli spostamenti sistematici si possono stimare, invece, in 239.825 persone.
Sebbene in entrambe le province significativo sia l’uso dell’auto rispetto alle altre modalità di trasporto, si possono tuttavia rilevare alcune differenze. Ad esempio, rispetto alla provincia di Napoli quella di Caserta si caratterizza per un uso più intenso del mezzo privato (56.6 contro il 48.3). E’ maggiore, invece, nella prima l’uso del treno (22.7 contro il 17.3).
Circa la localizzazione dell’azienda sul territorio, si possono distinguere tre aree: Nord-Ovest, con i depositi di Giugliano e di Pozzuoli; Nord-Est, con il deposito di Arzano; Nord con il deposito di Teverola. La direzione generale ha invece sede a Napoli in via Sannio.
Nei depositi vengono ospitati gli autobus ed i filobus adibiti al servizio urbano ed extraurbano. Vi si svolgono tuttavia anche operazioni di rimessaggio e di manutenzione ordinaria e straordinaria.
A causa delle persistenti difficoltà finanziarie, il parco autobus dell’azienda ha toccato in quest’ultimi anni un punto decisamente basso di efficienza. Infatti in media solo la metà dei mezzi disponibili viene impiegata in servizio, l’altra metà rimane dunque ferma in deposito per lavori di riparazione.
Il maggiore sfruttamento degli autobus a disposizione, ha poi comportato un aumento degli interventi di manutenzione sia ordinari che straordinari. Da notare, inoltre, l’elevata produttività dei mezzi in servizio (nel 1999 ogni autobus ha percorso in media 74.027 km). Il dato non fa che confermare lo stato di inefficienza in cui si trova il parco rotabile dell’azienda, costretta dunque ad un impiego più intenso dei mezzi disponibili. Tuttavia, nel corso del periodo che si sta analizzando, la produttività degli stessi è diminuita notevolmente (si è passati infatti da una media di 82.605 km a 64.095 km per autobus). E’ questa un’informazione che non deve essere giudicata negativa. Il minore sfruttamento dei mezzi in servizio deriva, infatti, da un aumento del loro numero di circa cinquanta unità. Insignificante appare, invece, il miglioramento della produttività del lavoro che si è avuto nello stesso periodo.
Non ci resta adesso che considerare gli attori esterni all’azienda, che intrattengono rapporti con essa. Le principali aziende che intrattengono rapporti commerciali con la CTP sono essenzialmente riconducibili alle seguenti categorie:
- ditte produttrici o fornitrici di gasolio per autotrazione;
- ditte produttrici o fornitrici di autobus;
- ditte che eseguono lavori di revisione autobu
- ditte fornitrici di pneumatici.
Data la tipicità dei prodotti offerti non vengono intrattenuti particolari rapporti di collaborazione con esse.
Dal lato degli interlocutori sociali significativo è, invece, il ruolo svolto dalle istituzioni pubbliche locali. La normativa nazionale ha, infatti, delegato alle regioni sia il coordinamento che il finanziamento del trasporto locale. Il primo obiettivo (il coordinamento) viene realizzato dalla Regione Campania attraverso la politica concessionale delle linee, il secondo (il finanziamento) mediante la definizione dei criteri di ripartizione dei fondi pubblici destinati alle imprese che operano nel settore. In entrambi i casi, le decisioni della regione sono in grado di influenzare notevolmente l’operato ed i risultati della CTP.